(ANSA) – PALERMO, 21 GEN – La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un provvedimento di confisca beni per un valore complessivo di 9 milioni di euro emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Caltanissetta, su proposta del Direttore della Dia, nei confronti di un imprenditore originario di Polizzi Generosa (Palermo), ma da anni residente a Caltanissetta. Il provvedimento divenuto irrevocabile, trae origine da una attività investigativa condotta dal Centro Operativo di Caltanissetta, che ha ripercorso la carriera dell’imprenditore dalla metà degli anni’ 80 fino ad oggi, accertandone la pericolosità sociale: un’ascesa economico-imprenditoriale costellata, secondo gli investigatori, da costanti e continui rapporti intrattenuti con il gotha dell’imprenditoria mafiosa. L’imprenditore, già dal 2007, risultava condannato definitivamente per associazione mafiosa, al termine di un complesso percorso giudiziario nell’ambito della nota indagine su mafia e appalti. Alla fine degli anni ’80, quale dipendente di una grossa società del nord Italia, attiva nel settore delle grandi opere, non soltanto si prodigò per ottenere illeciti vantaggi in termini di aggiudicazione e gestione degli appalti in Sicilia ma, grazie alla sua vicinanza al contesto mafioso dell’epoca, ne trasse personale illecito arricchimento tramite imprese allo stesso intestate o a lui direttamente riconducibili tramite prestanomi. Un impero milionario costruito in oltre trent’anni di attività imprenditoriale e rapporti d’affari, intrattenuti anche con diversi boss mafiosi di vertice della mafia siciliana. Il provvedimento di confisca ha interessato l’intero capitale sociale ed il complesso di beni strumentali di 3 ditte e quote di partecipazioni in altre 5 società di capitali, 7 immobili, 4 autoveicoli e 22 rapporti bancari per un valore stimato pari a oltre 9 milioni di euro. (ANSA).