Chiuso dal mese di giugno del 2019, l’asilo Sant’Elia, edificio razionalista progettato e realizzato da Giuseppe Terragni, almeno per due giorni dovrebbe riaprire al pubblico. A realizzare quello che, alla luce delle condizioni di degrado e abbandono della storica struttura potrebbe sembrare un sogno irrealizzabile sarà il Fai, Fondo Ambiente Italiano, che ha proposto un accordo al Comune di Como per l’apertura nelle giornate Fai di primavera, in programma sabato 22 e domenica 23 marzo.
La giunta di Palazzo Cernezzi ha approvato nella seduta di oggi l’accordo con il Fai per l’apertura straordinaria dell’asilo. Fondamentale sarà ora proseguire con l’iter per garantire l’ingresso dei visitatori nell’edificio in sicurezza.
L’accordo prevede che sarà il Fai a organizzare le visite guidate e a gestire l’accoglienza e il coordinamento dei volontari impegnati nell’edificio per l’evento. L’amministrazione comunale provvederà invece all’apertura straordinaria dalle 10 alle 17 il 22 e 23 marzo.
Nella delibera approvata dalla giunta di Palazzo Cernezzi viene precisato che “la delegazione Fai di Como si impegna a ottenere tutte le autorizzazioni necessarie al regolare svolgimento della manifestazione e si assume la responsabilità giuridica e finanziaria dell’evento”.
Il sindaco di Como Alessandro Rapinese, nei giorni scorsi aveva annunciato la volontà di organizzare visite guidate, come primo passo di un complesso percorso di recupero della struttura. Nella stessa delibera della giunta viene precisato che “gli assessorati alla Cultura e alle Opere pubbliche hanno avviato da tempo una collaborazione con il Politecnico di Milano e la Sovrintendenza per definire i necessari interventi di recupero e conservazione dell’edificio con l’intento di procedere al pieno recupero dello storico monumento razionalista”.
“L’accordo con il Fai, con il quale stiamo collaborando già con il progetto dei luoghi del cuore, è la prima conferma della volontà di riaprire la struttura – commenta il sindaco di Como Rapinese – Già oggi ho dato mandato al settore opere pubbliche per attivarsi per capire se sarà possibile soddisfare in tempo tutte le richieste per poter garantire l’apertura. Faremo il possibile. Saranno previsti percorsi interni che verranno definiti per poter fruire degli spazi in totale sicurezza”.