Il picco dell’influenza stagionale è ormai alle porte ed è boom di casi soprattutto tra i bambini. Sale l’incidenza in tutta la Lombardia e anche tra i comaschi sono in molti a dover fare i conti con i sintomi dell’influenza.
Stando a quanto emerso dai dati diffusi da 272 medici lombardi, nella seconda settimana del mese, quella compresa tra lunedì 6 e domenica 12 gennaio, l’incidenza complessiva ha raggiunto un valore di 14,3 casi per mille assistiti, avvicinandosi di molto a quota 15, considerata la soglia critica. Erano 11,2 nei sette giorni precedenti.
Nella seconda settimana di gennaio, in tutta la Regione, stimati circa 145mila casi di influenza. Sono cresciute anche le infezioni respiratorie acute nei pronto soccorso della Lombardia, dove la pressione si fa sempre più sentire. Aumenta l’incidenza tra adulti e anziani, ma a essere particolarmente colpiti sono soprattutto i bambini fino ai 4 anni, sfiorando il 22%. L’incidenza in Lombardia ha raggiunto il 10% nella fascia d’età 5-14 anni e il 16,7% tra i 15 e i 64 anni. Numeri più bassi, invece, per gli over 65, pari al 9,3%.
Raffreddore e riniti, mal di gola, tosse e febbre, ma anche mal di testa e dolori articolari tra i sintomi più comuni. La durata dell’influenza, in media, va dai 5 ai 7 giorni, ma varia a seconda dell’età e del quadro clinico personale.
L’importanza degli hotspot infettivologici
Fondamentale anche l’attività degli hotspot infettivologici, voluti da Regione Lombardia per contribuire alla gestione delle sindromi respiratorie virali durante i mesi invernali e negli orari in cui i medici di medicina generale non sono in servizio.
Nel Comasco, in particolare, sono attivi sia in città sia in provincia. Asst Lariana ha attivato il suo hotspot alla Casa di Comunità Napoleona di Como, e al poliambulatorio di Fino Mornasco. Entrambe le strutture sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 20 a mezzanotte e poi il sabato e la domenica dalle 10 alle 18. Per accedervi è necessario chiamare il numero 116117.
Le parole del direttore generale di Ats Insubria
“Anche nel nostro territorio si sta avvicinando il picco dell’influenza stagionale”. A dirlo è Salvatore Gioia, direttore generale di Ats Insubria. A essere maggiormente colpiti, ha confermato, sono soprattutto i bambini e gli anziani. Per questo, ha sottolineato Gioia, “è fondamentale continuare a promuovere, anche in questa fase, la vaccinazione antinfluenzale, che protegge le persone già vaccinate e contribuisce a ridurre la diffusione del virus, salvaguardando i soggetti più fragili e riducendo il carico sanitario”.
Importante – ha concluso – “seguire le principali misure di protezione personali come il lavaggio regolare delle mani, l’uso di fazzoletti di carta e la protezione di naso e bocca quando si starnutisce o tossisce”.