Reduci da una scia positiva, la Pallacanestro Cantù si prepara ad affrontare Rieti a caccia di nuovi punti. A Desio, davanti al pubblico di casa, gli uomini di coach Nicola Brienza sono pronti a dare il massimo.
Dopo il successo a Cremona, dove si sono imposti con nove punti di vantaggio (72 a 81 il risultato finale), i brianzoli sul parquet amico incontrano i laziali allenati da Alessandro Rossi, confermato la scorsa estate sulla panchina di Rieti, attualmente ferma in settima posizione. L’obiettivo di coach Rossi e dei suoi uomini, però, è quello di recuperare punti e scalare la classifica. Una sfida, quindi, che i canturini non possono sottovalutare. La partita è alle 18 di domani.
Il commento di coach Nicola Brienza
“Ci aspetta una delle partite più difficili del campionato”, ha detto chiaramente l’allenatore della Pallacanestro Cantù, Nicola Brienza. “Considero Rieti – ha aggiunto – una delle squadre meglio allenate del campionato”. In particolare nell’ultimo periodo, ha sottolineato coach Brienza, la squadra laziale “è stata veramente di una solidità e di una qualità di pallacanestro molto alta”.
“Arrivano da due sconfitte consecutive – ha ricordato – ma giocando due volte in cinque giorni ci si espone sempre a situazioni particolari. Quindi – ha precisato Brienza – se ci si limita a quelle due partite si rischia di farsi un’idea sbagliata”.
Un avversario temibile, insomma, per la Pallacanestro Cantù che – stando a quanto dichiarato dall’allenatore – non deve lasciarsi ingannare dai risultati finali né dalla posizione in classifica. “Perché in realtà questa è una squadra che, pur perdendo poi ai supplementari, è stata in grado di andare a Udine e dominare gran parte della partita”, ha sottolineato ancora il coach brianzolo.
“Sono tutt’altro che una squadra in crisi – ha dichiarato – e noi dovremo essere ancora più attenti alla loro voglia di ripartire. Dobbiamo farci trovare pronti, perché è una squadra che ci può mettere assolutamente in difficoltà. Ci vorrà, come sempre, la miglior Cantù – ha concluso Brienza – ma con l’ulteriore consapevolezza che la qualità degli avversari ci obbligherà a dover essere sempre sul pezzo per tutti i quaranta minuti”.