Mentre l’amministrazione comunale prosegue decisa sui suoi passi, Azione Como propone un piano alternativo relativo alla chiusura delle scuole in città. Il commissario provinciale Lorenzo Pedretti e il segretario under 30 di Azione Como, Alessandro Canova, insieme al segretario regionale, l’onorevole Fabrizio Benzoni, ribadiscono che la loro proposta non demolisce totalmente il piano dell’amministrazione comunale. La decisione di razionalizzare alcune scuole si rivela necessaria e inevitabile, ma – dichiarano gli esponenti di Azione – servono alternative efficaci e funzionali.
Ritengono sia effettivamente necessario chiudere le scuole dell’infanzia Carluccio e Prestino, quella di via Varesina e quella di salita Cappuccini. Alla chiusura però, proseguono gli esponenti comaschi, dovrebbe necessariamente seguire un piano di riutilizzo degli immobili dismessi e l’introduzione di agevolazioni sui bus per le famiglie che hanno dovuto spostare i figli. Necessario invece, secondo Pedretti e Canova, mantenere la scuola primaria Nazario Sauro e la De Calboli di Ponte Chiasso.
Il piano di Azione Como, quindi, mirerebbe a garantire continuità didattica e organizzativa, spostando le classi solo all’interno dello stesso istituto comprensivo. Tra gli obiettivi, anche abbattere l’impatto su famiglie, studenti e docenti e valorizzare il patrimonio edilizio dismesso.
Il futuro del nido Magnolia
Intanto, dopo la sentenza del Tar che ha accolto il ricorso dei genitori permettendo al nido Magnolia di restare aperto, l’amministrazione comunale assicura: “Arriveremo a gennaio con una nuova delibera. Presto andremo in consiglio comunale con il nuovo documento”, ha dichiarato il sindaco Alessandro Rapinese.