(ANSA) – CAGLIARI, 17 GEN – L’ex governatore della Sardegna Christian Solinas (Psd’Az) e altre 18 persone, tra cui gli allora assessori Anita Pili e Alessandra Zedda, l’ex consigliere regionale del Psd’Az Nanni Lancioni, il già responsabile di Ats e Aspal Massimo Temussi, attuale direttore generale delle politiche attive del ministero del Lavoro, e il presidente di Confindustria Sardegna Maurizio De Pascale, sono state rinviate a giudizio nell’ambito di un’inchiesta legata ad alcune nomine fatte in Regione e ritenute illegittime dalla Procura di Cagliari, che aveva anche sollevato la questione di illegittimità costituzionale per l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio. Solinas si dovrà difendere dall’accusa di corruzione, falsità materiale e ideologica mentre il gup Roberto Cau, che ha fissato l’avvio del processo per il prossimo 3 aprile, ha rigettato la richiesta della procura – avanzata dal pm Andrea Vacca – sull’articolo 323 del codice penale (abuso d’ufficio), ribadendo il non luogo a procedere in quanto la fattispecie non è più reato. Per gli imputati non si procederà neppure per turbativa d’asta perché "il fatto non sussiste". Sotto la lente della procura ci sono le nomine della allora direttrice generale della presidenza della Giunta regionale, Silvia Curto, e del dg della Protezione civile Antonio Pasquale Belloi: entrambi, secondo l’accusa, non avrebbero avuto i requisiti. Al centro dell’inchiesta anche gli incarichi del 2020 al vertice dell’Aspal e quelli alla direzione del Servizio attività estrattive e recupero ambientale dell’assessorato dell’Industria. Con le persone già citate, andranno a processo per diversi capi di imputazione la stessa Slvia Curto, Silvia Cocco, Barbara Poruu, Gianluca Calabrò, Emilio Fiorelli, Giancarlo Orrù, Silvia Cocco, Nicola Giuliani, Marco Santoru, Francesca Piras, Damiana Palmira Pedoni, Gianfranco Porcu, Pasquale Onida. Escono invece dal processo l’ex direttrice dell’Aspal Sardegna Maika Aversano e l’amministratore unico dell’Arst Roberto Neroni. (ANSA).