Sono scaduti ieri i termini del bando per il Luna Park, previsto nella piana di Muggiò a Como tra il 5 e il 27 aprile. I giostrai, però, non hanno partecipato. Lo scorso 8 gennaio, infatti, hanno presentato ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale contro la nuova delibera del Comune di Como, che prevede un’area ancora ridotta rispetto a quella tradizionalmente utilizzata. Il prossimo 4 febbraio è in programma l’udienza al Tar, che si pronuncerà sulla richiesta di sospensiva urgente della nuova delibera.
Per ricapitolare, i giostrai lo scorso ottobre avevano vinto la battaglia legale contro l’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese, dopo che l’evento nel 2024 era saltato proprio a causa del ridimensionamento degli spazi. Il Tar aveva accolto il ricorso e Palazzo Cernezzi ha poi riproposto un nuovo documento che definisce i criteri per l’allestimento e prevede una riduzione dell’area seppur non drastica quanto quella decisa per l’aprile scorso. I giostrai, però, non ci stanno e continuano la loro battaglia legale.
“Il Tar lo scorso ottobre aveva deciso che avrebbero dovuto esserci concessi tutti i 28mila metri quadrati dell’area – spiegano i giostrai – Invece ora 12.500 metri quadrati vengono destinati alle giostre, 6mila a parcheggio per i visitatori e gli altri alle carovane e ai rimorchi. Il posteggio, però, non è mai stato una necessità in questi anni. Gli utenti possono parcheggiare al di fuori dell’area. Il sindaco – sottolineano i giostrai – ha ridotto gli spazi perché non vuole il Luna Park, non perché serve un parcheggio. Non riteniamo giusto che vengano esclusi operatori storici che per decenni hanno portato a Muggiò attrazioni e divertimenti. Si tratta di un servizio offerto al pubblico e di un’attività lavorativa per le aziende. Nel programma elettorale – spiegano ancora i giostrai – il sindaco aveva detto che avrebbe voluto spostare il Luna Park, non escluderlo o ridurre l’area”.
Ora, dunque, si attende la nuova decisione del Tar per capire se quest’anno i comaschi avranno il Luna Park o se le attrazioni, come lo scorso anno, non saranno presenti. “Speriamo soltanto – concludono i giostrai – che dopo la sentenza l’amministrazione non presenti un nuovo bando in ritardo per non permetterci di partecipare. Come è accaduto con il circo”.