(ANSA) – VIBO VALENTIA, 15 GEN – Un’infermiera in servizio nel carcere di Vibo Valentia é stata aggredita, per motivi in corso d’accertamento, da un detenuto. L’infermiera, che lavora nella casa circondariale con un contratto a tempo determinato, non ha riportato conseguenze gravi. L’episodio é stato reso noto dal segretario generale della Funzione pubblica-Cgil Area vasta, Luciano Contartese, che parla, in un comunicato, di "fatto sconcertante", sottolineando "quanto sia importante il lavoro degli infermieri nelle carceri e in quali condizioni siano costretti ad esercitarlo". Contartese esprime "una ferma condanna contro il gravissimo episodio di violenza ai danni dell’infermiera", alla quale rivolge la sua "piena solidarietà", e contro "gli analoghi episodi che si susseguono nei confronti dei medici e del personale sanitario. Purtroppo si tratta di fatti che continuano a verificarsi con preoccupante frequenza. Una situazione inaccettabile poiché si mette a rischio la sicurezza e la serenità di chi lavora quotidianamente per garantire la salute pubblica". Il segretario della Fp-Cgil chiede "con forza interventi immediati e concreti da parte delle istituzioni e della stessa Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro e per prevenire ulteriori episodi di aggressione. Come sindacato siamo e saremo sempre al fianco dei nostri medici, dei nostri infermieri e di tutto il personale sanitario. Non possiamo permettere che la paura e l’insicurezza diventino parte della loro quotidianità. È necessario un impegno collettivo per proteggere chi si prende cura di noi. E per questo siamo convinti che serva investire sulla sanità con risorse adeguate e personale e strumenti sufficienti per potenziare la capacità di risposta del Servizio sanitario pubblico". (ANSA).