(ANSA) – AOSTA, 13 GEN – A poco più di un anno dalle polemiche, la frazione di Breuil-Cervinia può tornare a chiamarsi Breuil-Cervinia. La giunta regionale della Valle d’Aosta ha dato infatti parere favorevole al ritorno alla denominazione, proposta dal Consiglio comunale di Valtournenche, in sostituzione di quella di ‘Le Breuil’, che nel dicembre 2023 era diventata un caso nazionale. Per il presidente della Regione, Renzo Testolin, la denominazione "consente di conciliare l’identità originaria del luogo e l’evoluzione economica e turistica dello stesso". "Il toponimo Breuil-Cervinia – si legge nelle motivazioni del Comune – è utilizzato da circa 50 anni per promuovere la località ed è indicato su tutte le pubblicità ed informazioni turistiche". Inoltre, "in ambito turistico è conosciuto a livello mondiale e rappresenta un richiamo non solo per il Comune di Valtournenche ma per l’intera Valle d’Aosta". Nella deliberazione approvata dal Comune nel 2023 "questi aspetti non erano stati tenuti sufficientemente in considerazione, mentre successivamente la risonanza mediatica ha indotto il Consiglio a riconsiderare l’opportunità di rinominare il toponimo in questione". La procedura aveva subito un rallentamento nel corso del 2024, dato che la Regione aveva ritenuto incompleta una prima delibera del 28 aprile approvata dal Consiglio comunale di Valtournenche, che quindi aveva dovuto nuovamente esprimersi. Nella vicenda si è inserita anche una causa giudiziaria, promossa dal Comune di Valtournenche contro due valdostani di La Thuile, un commerciante e una guida alpina e maestro di sci, che hanno registrato i marchi ‘Breuil-Cervinia’ e ‘Cervinia’ presso l’ufficio italiano brevetti e marchi del ministero delle Imprese, diffidando nel settembre scorso lo stesso ente locale. (ANSA).