(ANSA) – ISCHIA, 11 GEN – Nuovo sviluppo della vicenda della donna di Ischia che ha lasciato il marito, mettendolo alla porta, per portare avanti una relazione con il parroco del suo quartiere: il vescovo ha infatti accolto le dimissioni del sacerdote, che si era sospeso volontariamente dalle sue funzioni religiose lasciando così scoperte la parrocchia a cui era stato assegnato, la chiesa che stava reggendo temporaneamente ed anche la carica di vice direttore della Caritas diocesana. In una nota della diocesi si legge che "in data odierna, accogliendo le dimissioni di don Antonio Scala, il Vescovo Carlo Villano ha provveduto a nominare don Carlo Busiello amministratore parrocchiale delle Parrocchie di Natività di Maria SS., S. Giorgio Martire, S. Sebastiano Martire in Barano d’Ischia. Il Vescovo, ringraziando don Antonio per il servizio svolto in questi anni e don Carlo per la disponibilità offerta, assicura la sua preghiera per le comunità parrocchiali". Domani pomeriggio sarà lo stesso vescovo a celebrare la messa nell’ormai ex parrocchia del sacerdote per rasserenare la comunità. In diverse dichiarazioni, monsignor Villano ha nelle ultime ore fatto richiamo alla necessità di rispettare la richiesta di riservatezza manifestata da tutte le parti coinvolte, anche per la presenza di minori che devono essere tutelati. "Discrezione, rispetto e solidarietà umana", le sue parole, con l’auspicio che il clamore svanisca il prima possibile. Di certo la diocesi isolana segue con grande attenzione la vicenda nella speranza che possa rientrare spontaneamente ma nessuno dei due protagonisti avrebbe intenzione di tornare sui propri passi. La relazione sentimentale tra il sacerdote 58enne e la donna (una 41enne sposata e madre di due figli) sarebbe nata già da diverso tempo; la donna si occupava delle pulizie nella chiesa parrocchiale assegnata al sacerdote e dopo qualche tempo sarebbe scoppiato il colpo di fulmine. Pochi giorni prima di Natale la donna avrebbe infine deciso di prendere l’iniziativa e allontanare da casa il marito per vivere liberamente la sua relazione con il parroco. (ANSA).