(ANSA) – NAPOLI, 11 GEN – Un infermiere aggredito da un operatore socio sanitario: l’episodio, denunciato dall’associazione ‘Nessuno tocchi Ippocrate’, è avvenuto ieri intorno alle 15 e ha avuto come come teatro l’ospedale Maresca di Torre del Greco. Si tratta della seconda aggressione da inizio anno al Maresca. Questi i fatti, nella ricostruzione fornita dall’associazione, nata per denunciare le minacce e le vessazioni ai danni del personale sanitario. Un equipaggio del 118 di San Giorgio a Cremano trasporta la vittima di incidente stradale al pronto soccorso e, come di consuetudine, l’equipaggio accompagna il paziente con la propria barella in radiologia per la diagnostica di routine. L’infermiere del 118 chiede una mano a un operatore sanitario per spostare il paziente dalla barella autocaricante al tavolo diagnostico, ma l’operatore risponde in maniera indisponente e arrogante. L’intervento dei presenti evita che la cosa degeneri. Una volta rientrati nei locali del pronto soccorso, l’operatore sanitario si riavvicina all’infermiere e gli scaglia diversi pugni al volto e al capo prendendolo per il collo. Vengono allertate le forze dell’ordine e l’infermiere viene refertato con tre giorni di prognosi. Nessuno Tocchi Ippocrate chiede alla Asl Napoli 3 Sud che l’operatore sanitario sia sospeso dal servizio: "Non bastano le aggressioni da parte dei pazienti, il nostro nemico è anche in casa", sottolineano. Sull’episodio interviene anche il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli: "Un episodio vergognoso, ai limiti dell’incredibile. Certi lavori – spiega – richiedono una reale vocazione, dedizione all’altro. Mi chiedo come certi soggetti violenti possano lavorare nell’ambito sanitario, sulla base di quale formazione e sensibilità si possano affidare loro i pazienti fragili e sofferenti. Quotidianamente si registrano aggressioni ai sanitari da parte di chi arriva in ospedale, pazienti o familiari che siano, ma adesso non bisogna preoccuparsi solo di chi arriva da fuori, bensì anche di chi all’interno delle strutture sanitarie ci lavora. L’Asl Napoli 3 Sud – la richiesta del deputato – proceda con provvedimenti seri nei confronti dell’operatore socio-sanitario che si è reso protagonista di una simile condotta. Contro tali comportamenti bisogna essere inflessibili". (ANSA).