Giardini a lago di Como, si allungano i tempi del cantiere il cui termine inizialmente era stato fissato per il prossimo 9 febbraio. Con una determina pubblicata all’Albo pretorio, il Comune mette nero su bianco la proroga contrattuale che fa slittare la fine dei lavori di due mesi e mezzo, al prossimo 24 aprile.
Sarebbero diverse le cause che hanno portato ad allungare le tempistiche di realizzazione del progetto da 2.777.000 euro. Secondo quanto riportato nel documento redatto dagli uffici di Palazzo Cernezzi, tra aprile e luglio 2024, alcune aree interessate dall’intervento sono state temporaneamente consegnate alla società LeRETI Spa per eseguire lavori di “risoluzione interferenze della dorsale idrica”. Consegne che hanno comportato una parziale e ridotta attività lavorativa per un periodo di 69 giorni. Inoltre, durante il cantiere si sarebbero verificate anche condizioni metereologiche particolarmente avverse per un totale di 85 giorni lavorativi. Per questo il Comune ha accolto la richiesta di concessione di una proroga di 74 giorni rispetto al termine fissato inizialmente dal contratto con l’azienda che si è aggiudicata l’appalto.
“È un cantiere che l’assessore Bodero Maccabeo sta seguendo quotidianamente e su cui mi relaziona più volte la settimana – spiega il sindaco Alessandro Rapinese – Ritengo fisiologico questo ritardo. Niente di cui preoccuparsi. Ciò non toglie che, come indicato dallo stesso responsabile del procedimento, proseguiranno i controlli e i confronti con l’impresa che sta eseguendo i lavori. Dopo anni di finanziamenti persi e di chiacchiere, vogliamo soltanto che si arrivi il più velocemente possibile alla fruizione dei giardini a lago da parte della cittadinanza. Ad oggi – conclude il sindaco – i motivi del ritardo mi sembrano sostenibili e incontestabili”.
Intanto, ancora non è arrivata in Comune la variante al progetto che prevede il ridimensionamento dell’area fitness che doveva essere realizzata nella zona tra i giardini e lo stadio Sinigaglia. “Le modifiche sono legate al progetto del nuovo stadio, che ancora non c’è”, spiega Rapinese. Nell’area, ad ogni partita casalinga del Como, vengono installate le barriere mobili per motivi di ordine e sicurezza pubblica legati alla Serie A.