Un difetto dell’auto. Le indagini non sono ancora concluse, ma è la tesi che sembra aver preso corpo a un anno di distanza dalla tragedia di Morgan Algeri e Tiziana Tozzo, 38 e 45 anni, caduti con l’auto nel lago, a Como, in viale Geno, la sera dell’Epifania del 2024.
L’inchiesta della procura di Como, coordinata dal magistrato Giuseppe Rose, è rimasta contro ignoti e le complesse e delicate indagini sull’auto che si è inabissata nel lago non sono ancora state completate.
A ricordare i passaggi dell’indagine è Giovanni Giorgino, l’avvocato che assiste i familiari di Morgan Algeri, istruttore di volo bergamasco che il 6 gennaio scorso aveva incontrato per la prima volta Tiziana Tozzo, 45enne di Cantù. I due avevano cenato al ristorante nel Comasco e poi avevano fatto tappa in viale Geno. Il 38enne aveva parcheggiato l’auto di fronte al lago. Al momento di ripartire, la vettura è scattata in avanti a gran velocità, ha sfondato il parapetto ed è caduta in acqua. I due occupanti sono annegati nonostante il disperato tentativo del 38enne di uscire dalla vettura e portare fuori anche la donna.
“Dal veicolo sono state estratte alcune componenti elettroniche, poi fatte analizzare all’estero, dalle case produttrici – spiega l’avvocato Giorgino – L’obiettivo principale è di riuscire ad estrarre in piena sicurezza rispetto alla eventuale presenza di acqua i dati elettronici per verificare quanto avvenuto quella tragica sera, riscontrare la presenza di eventuali anomalie e ricostruire il grafico delle velocità con le corrispondenti pressioni sul pedale dell’acceleratore”.
L’analisi dei periti incaricati dalla procura non è ancora terminata. Completata invece la relazione dei consulenti nominati dal legale della famiglia Algeri. “La ricostruzione che mi hanno consegnato è orientata verso l’impossibilità di ritenere sussistente un errore umano quale causa di quanto avvenuto. Una ricostruzione che, naturalmente potrà trovare conferma o meno soltanto allorquando le indagini della procura saranno concluse e sarà possibile accedere a tutti i dati estratti dal veicolo ed agli altri elementi raccolti dagli inquirenti”.
Al legale intanto, nel corso dell’anno sono arrivate numerose segnalazioni spontanee di incidenti analoghi, che hanno coinvolto anche veicoli di altre marche e modelli. “Sono molteplici e provenienti da diverse regioni – dice il legale – Si tratta di incidenti analoghi causati dal comportamento anomalo dei veicoli quasi sempre legati o a problemi di elettronica, talvolta correlato anche all’utilizzo del cruise control. Sono preziose perché sono una fonte unica di dati, circostanze ed elementi tecnici nuovi che hanno consentito di comprendere dinamiche ed effettuare ricostruzioni spesso difficili da ottenere diversamente”.