(ANSA) – AOSTA, 07 GEN – Per la morte di tre aspiranti guide alpine travolte da una valanga il 13 aprile del 2023, durante un’uscita di scialpinismo, la procura di Aosta ha chiesto il rinvio a giudizio del loro istruttore, Matteo Giglio, guida alpina valdostana di 51 anni. L’accusa è di omicidio colposo plurimo. L’incidente era avvenuto vicino al colle della Tsanteleina, in Savoia (Francia), poche decine di metri oltre il confine, nei pressi dell’alta val di Rhemes (Aosta). A perdere la vita furono Lorenzo Holzknecht, di 38 anni, campione di scialpinismo nato a Sondalo e cresciuto a Bormio, Sandro Dublanc (43) maestro di sci di Champorcher ed Elia Meta (36), originario del forlivese, finanziere del Sagf di Entreves (Courmayeur). In base ai rilievi formulati dal perito del gip con incidente probatorio, il pm Giovanni Roteglia ha ipotizzato due profili di colpa per Giglio: il mancato utilizzo di zaini con sistema airbag da valanga, comunque non obbligatori nello scialpinismo, e una modalità di discesa nel canalone, dove si era verificato l’incidente, che avrebbe potuto essere più prudente. Giglio aveva raccontato che il distacco era avvenuto al passaggio di Dublanc su un accumulo di neve ventata, che gli altri tre invece avevano evitato. Ma secondo il perito non si può determinare l’esatta causa della valanga. La procura aveva formulato in un primo momento una richiesta di archiviazione, poi l’opposizione di una parte offesa e l’emergere delle tracce con i dati satellitari da telefoni e smartwatch avevano dato un nuovo impulso investigativo. Di qui la richiesta della perizia al gip. (ANSA).