Arrestato in Svizzera nel maggio scorso in un’operazione che ha smantellato un’organizzazione criminale turca attiva in Italia e in Europa, un 41enne turco residente nella Confederazione Elvetica è stato estradato in Italia. Preso in consegna dalla polizia di frontiera di Como il 31 dicembre scorso, è stato portato in carcere al Bassone. Il 41enne è uno dei 18 destinatari dell’ordinanza di custodia cautelare del maggio scorso. Gli indagati, 17 turchi e un italiano, sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere aggravata dalla transnazionalità, banda armata diretta a costituire un’associazione con finalità terroristiche e a commettere attentati terroristici, detenzione e porto illegale di armi micidiali e di esplosivi, traffico internazionale di stupefacenti, omicidio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Il 41enne era stato arrestato in Svizzera dalle autorità elvetiche e ora è stato estradato.
Le indagini erano nate da un’operazione della polizia di Como, che aveva arrestato in città tre turchi richiedenti asilo trovati in possesso di armi, caricatori e munizioni. I tre, secondo l’accusa facevano parte dell’organizzazione poi smantellata, guidata dal presunto boss Baris Boyoun.