Si muovono indisturbati nella zona centrale di Cernobbio, rovistano tra i rifiuti esposti in cerca di cibo e mangiano quello che i sacchetti dell’immondizia offrono. Sono tre cinghiali che stamattina molto presto sono stati immortalati da un automobilista. Il video è stato pubblicato sulla pagina Instagram “Orgoglio Comasco”. Un’immagine che stride con la bellezza dei luoghi della cittadina affacciata sul lago nonché prestigiosa meta turistica, ma che purtroppo non è nuova ai residenti e soprattutto alla polizia provinciale che ben conosce la zona e la diffusione di questi animali.
“Il video documenta quanto ormai nella sostanza si ripete da tempo – chiarisce il comandante Marco Testa – Il sistema di raccolta dei rifiuti porta a porta con i sacchi esposti fuori dalle abitazioni – aggiunge – soprattutto in questo periodo dell’anno, che con il freddo riduce la disponibilità di cibo in quota, spinge i cinghiali verso il basso per nutrirsi”. Si tratta di un problema segnalato più volte intorno all’abitato del comune comasco. L’odore degli scarti di cibo, abbondanti dopo le feste di Natale, diventa inevitabilmente un richiamo. “Ne abbiamo già parlato con l’amministrazione – aggiunge il comandante – e la stessa amministrazione ha poi dato indicazioni ai cittadini sull’esposizione, in particolare è stato chiesto di posizionare i sacchi all’esterno poco prima del ritiro o di utilizzare cassonetti resistenti, ma ci rendiamo conto che non sempre si riesce. Anche in Tremezzina qualche tempo fa il problema era lo stesso, pian piano con una rimodulazione della raccolta rifiuti – conclude Testa – avevamo poi risolto”.
I cinghiali vivono nelle zone montane della provincia ed è noto che un gruppo da tempo gravita attorno all’area del Bisbino.
Quindi le attività di prevenzione, anche perchè la presenza degli animali a ridosso delle case pone problemi di sicurezza per gli incidenti stradali, ad esempio. Difficilmente attaccano l’uomo, perché loro per primi hanno paura, ma trovarseli di fronte può innescare azioni diverse e conseguenti reazioni. Per contenere la popolazione in espansione soltanto nell’abitato di Cernobbio nel 2024, con un’azione mirata di selezione e un lavoro di squadra tra soppressioni dirette, caccia di selezione e cacciatori locali, sono stati abbattuti 42 esemplari. Nell’ambito degli interventi sul controllo numerico il totale degli abbattimenti dello scorso anno ammonta complessivamente a circa 5mila capi in tutto il territorio comasco di cui 560 quelli eseguiti dalla polizia provinciale.