Anno nuovo vita nuova, ma non quando si parla di rincari. È un inizio 2025 dal sapore un po’ amaro per i cittadini comaschi e non solo, che devono fare i conti con nuovi aumenti. Questa volta sui pedaggi.
Dal primo gennaio, secondo quanto stabilito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, d’intesa con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla rete di Autostrade per l’Italia i prezzi salgono dell’1,8%. Gli adeguamenti tariffari tanto temuti dagli italiani sono ormai realtà, ma per il momento limitati a poco meno del 50% della rete nazionale, cioè quella gestita da Autostrade per l’Italia, per un totale di 2.800 chilometri. Sul restante 50%, invece, non è previsto alcun incremento. Come riferito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le tariffe sulle autostrade italiane restano congelate per le altre 22 società concessionarie.
L’1,8% in più sui pedaggi corrisponde al tasso programmato di inflazione per il 2025. Anche se in maniera leggermente inferiore, sono saliti anche i costi sulla Napoli-Pompei-Salerno (poco più dell’1,67%). Su richiesta del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Società Autostrade per l’Italia conferma la validità degli sconti generalizzati all’utenza. Senza sconti, invece, gli aumenti sarebbero stati nettamente più significativi, circa del 3%, gravando ancora più pesantemente sulle tasche degli italiani.
L’attività di Autostrade per l’Italia riguarda quasi la metà delle tratte autostradali nazionali, con 2.800 chilometri su 6mila complessivi, e la sua rete comprende anche autostrade molto frequentate dagli automobilisti italiani e dai turisti stranieri. Tra queste, l’A1 Milano – Napoli, l’A4 Torino – Trieste, l’A7 Milano – Genova, l’A8 Milano – Varese e l’A9 Lainate – Como – Chiasso, utilizzata tutti i giorni da tanti pendolari comaschi e dove l’aumento è di 4 centesimi.
Oltre ai prezzi dei pedaggi, sono diversi i rincari a cui bisognerà far fronte nel nuovo anno. Secondo le stime di Federconsumtori, che parla già di “stangata 2025”, sale il costo dell’Rc auto e quello dei trasporti. Le bollette di acqua, gas ed elettricità diventano sempre più salate e lo stesso vale per le prestazioni sanitarie. Si prevedono aumenti nel settore della ristorazione e anche a scuola, dove a lievitare sono i prezzi dei libri e delle mense. Salgono i costi bancari e – ancora una volta – quelli di diversi generi alimentari. Soltanto il cacao, per esempio, ha subito un incremento del 170% in un anno.