(ANSA) – ROMA, 07 GEN – Con il Comune "l’anno scorso eravamo qua insieme, l’atteggiamento sulla targa ovviamente non mi ha messo in condizioni di poter avere una commemorazione. Io non mi sono sentito di commemorare con il Comune oggi. Si poteva scegliere una strada, un percorso, una memoria condivisa. Individuare una targa comune. Si potevano fare tante cose. A distanza di pochi giorni l’ho trovata una provocazione inutile. Dopo anni ci si sveglia e si fa distruggere quella targa. Quando il dito indica la luna che è la pacificazione, un percorso di dialogo, l’imbecille guarda il braccio". Lo ha detto il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca a margine della commemorazione della strage di Acca Larentia, in merito alla polemica sulla targa per Stefano Recchioni, affissa con la firma "i camerati", poi rimossa dal Comune di Roma, ricomparsa nelle scorse ore. "Mi sono sentito con il sindaco, con l’assessore Smeriglio, se si avvierà veramente un percorso condiviso, ovviamente la mia disponibilità è totale, ci mancherebbe altro", ha aggiunto Rocca. "La ricerca della pacificazione passa non sulla competizione di togliere e mettere targhe ma sulla ricerca, nelle parole e anche nei gesti, di un linguaggio condiviso che chiuda definitivamente una storia che ha 50 anni, attraverso una lettura condivisa di quei fatti di sangue e attraverso. Ripeto: gesti e linguaggi che possano ricomporre e ricordare in modo corretto quei fatti", ha detto Giulio Bugarini, l’assessore al Personale di Roma Capitale, dopo avere deposto una corona in ricordo delle tre vittime della strage di Acca Larentia del 7 gennaio 1978, in seguito alle polemiche scoppiate per la rimozione da parte del Comune della targa in ricordo del militante del Fronte della Gioventù, Stefano Recchioni. "Lo sforzo comune di tutte le istituzioni e forze politiche e’ trovare un linguaggio comune per raccontare quei fatti. È stata avanzata dall’assessore alla Cultura la richiesta di fare, attraverso la nostra commissione Toponomastica, una targa con una condivisione di parole e firme istituzionali per ricordare quei fatti", ha aggiunto l’assessore. "Preoccupa tutto ciò che riguarda ideologie che si sono misurate e sono cresciute sull’annientamento dell’avversario politico ed è per questo che con le forze responsabili e le istituzioni si può lavorare per trovare una sintesi linguistica comune", ha risposto Bugarini in merito all’adunata che avverrà nel pomeriggio, con la commemorazione organizzata dell’estrema destra col "presente" accompagnato dai saluti romani. (ANSA).