Nella Svizzera italiana, quella passata è stata un’annata leggermente più mite rispetto alla norma o media trentennale (+0.6°C), soprattutto grazie alle ondate di calore verificatesi durante i mesi di luglio ed agosto, più piovosa nel Sottoceneri ma meno nel Sopraceneri e, nel complesso, meno soleggiata nel Sopraceneri e nel Luganese, dove sono state registrate 100-150 ore di sole in meno rispetto alla norma, mentre solamente il Mendrisiotto ha registrato un valore positivo di 50 ore (fonte dati: MeteoSvizzera). Lo riferiscono la Sezione dell’agricoltura del Dipartimento delle finanze e dell’economia (DFE) e l’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT) commentando congiuntamente i risultati della vendemmia 2024.
Primavera molto piovosa e fredda su tutto il Cantone: danneggiati i germogli
La primavera ha prodotto un deficit di soleggiamento importante ed è stata molto piovosa, con temperature più basse del consueto e piogge abbondanti al di sopra della norma in tutto il Cantone. Un intervallo di due settimane dall’inizio di aprile ha portato temperature estive che hanno permesso alla vegetazione di crescere abbondantemente. Durante le notti dal 23 al 25 aprile la temperatura minima al suolo è scesa sotto lo zero causando alcuni danni ai germogli nei vigneti più soggetti e in alcuni casi si sono verificate perdite di raccolto.
Estate più calda e agosto secco
L’estate è stata più calda del normale, con un’ondata di calore molto lunga tra luglio ed agosto. Le precipitazioni sono state nella norma ma con variazioni locali, più elevate nel Mendrisiotto ed inferiori nel resto del Cantone. Il mese di agosto è stato generalmente molto più secco del consueto, soprattutto nel Sottoceneri. Il soleggiamento è stato più elevato nei mesi di luglio ed agosto, deficitario in giugno e settembre.
Nel complesso il periodo aprile-settembre, periodo vegetativo della vite, è stato caratterizzato da precipitazioni variabili e sia in primavera che in estate si sono verificati diversi eventi che hanno apportato localmente cospicue precipitazioni e frequenti grandinate. Il mese di settembre è poi stato particolarmente nuvoloso e in alcune zone, come il Luganese, ancora molto piovoso.
Il germogliamento e la fioritura sono apparsi in linea con le medie fenologiche regionali mentre l’invaiatura dell’uva -il cambio di colore degli acini, segno dell’inizio della maturazione- è stata registrata con due settimane di ritardo.
A causa delle condizioni meteorologiche durante la fioritura, caratterizzate da piogge e abbassamenti di temperatura, i tassi di sviluppo dei frutti (allegagione) sono risultati più bassi del consueto. La maturazione delle uve ha avuto un andamento altalenante causato dapprima da piogge consistenti (dal 2 al 9 settembre), seguite da un periodo soleggiato e molto ventoso. La vendemmia della maggior parte delle uve è avvenuta durante l’ultima settimana di settembre.
Anno viticolo 2024: uno dei più difficili
L’anno viticolo 2024, contraddistinto da intense pressioni meteorologiche durante la fioritura, che hanno favorito lo sviluppo della peronospora, e da abbondanti piogge a metà vendemmia, che hanno fortemente penalizzato il raccolto, è risultato uno dei più difficili registrati fino ad oggi.
I quantitativi delle uve Merlot conferite riflettono quest’annata e sono pertanto inferiori del 12.85% rispetto all’annata precedente e del 16.57% se paragonate alla media decennale. In compenso la gradazione media delle uve Merlot conferite supera di 0.46° Brix quella dell’anno precedente e di 0.26° Brix la media decennale.
Nella Svizzera italiana la vendemmia 2024 ha prodotto 5’222’396 kg di uva, di cui 4’114’206 kg di Merlot con una gradazione media di 21.30 Brix (88.78°Oe) e 373’044 kg di Merlot annunciato per la vinificazione in bianco (Blanc de Noir BdN).
Alla gradazione media determinante per la fissazione del prezzo delle uve Merlot, segnatamente 21.4 Brix (89.2°Oe) per il 2024, il prezzo base indicativo fissato dall’Interprofessione della Vite e del Vino Ticinese (IVVT) è di 420 franchi al quintale. Il valore globale della vendemmia 2024 viene stimato in circa 21.58 milioni di franchi per il Ticino e 21.93 milioni di franchi per la Svizzera Italiana (che corrisponde a una diminuzione del 15.57% rispetto allo scorso anno).
La superficie vitata, compresa anche la superficie non destinata alla produzione di vini commerciali, ammonta a 1’175 ettari, di cui il 15.1% sono uve bianche e il resto uve rosse (84.9%), con il Merlot che fa sempre la parte del leone con circa il 75.6% della superficie vitata totale.
Il rapporto completo sulla vendemmia, con superfici, produzione e gradazioni, sarà pubblicato sul sito www.ti.ch/agricoltura durante il mese di febbraio 2025.