Nella notte di Capodanno, forse spaventato dai botti e dai lampi dei fuochi d’artificio, un maestoso gufo reale si è lanciato dal ramo dove scrutava la notte in cerca di una preda. Questa manovra lo ha purtroppo portato a sbattere contro un treno in transito a Mezzovico. Il macchinista accortosi dell’urto, ha subito avvisato la centrale d’esercizio che ha inviato una pattuglia della polizia ferroviaria sul posto per controllare lo stato di salute dell’animale.
Recuperato dai binari è poi stato consegnato al guardacaccia della zona. L’animale, ancora vivo ma incapace di volare e con la testa insanguinata , è stato portato al Centro di cura per rapaci della SPAB -Società Protezione Animali Bellinzona- a Gorduno dove è stato preso in cura, e che nelle sue pagine online racconta attraverso un comunicato l’accaduto.
Il gufo reale ha una frattura all’ulna dell’ala destra
Dopo una visita veterinaria al gufo è stata riscontrata una frattura all’ulna dell’ala destra. La prognosi è di tre settimane di riposo assoluto. Sarà poi un’enorme gioia per tutti i volontari della SPAB poterlo rilasciare, dopo il periodo di cura e riposto al Centro di cura per rapaci della SPAB, nei cieli della valle del Vedeggio.
In Svizzera poco più di 100 esemplari
In Svizzera sono censiti poco più di 100 esemplari. Con un’apertura alare che varia tra i 160 e 180 cm ed un’altezza di 70 cm circa è lo strigide più grande d’Europa. Grazie alla forma alare ed al suo piumaggio, il suo volo non genera nessun rumore. Questo permette al gufo di essere un fenomenale cacciatore in grado di sorprendere anche le prede con un udito molto sviluppato come i roditori.
Grazie al loro lavoro Silvestro, così è stato chiamato dai volontari SPAB il gufo, potrà di nuovo solcare i cieli della valle del Vedeggio. Un plauso doveroso al macchinista, agli agenti della polizia ferroviaria e al guardacaccia per la loro professionalità e tempestività.