Con l’Epifania si chiude il periodo delle festività natalizie, e per il mondo del turismo è già tempo di tracciare un primo bilancio. A Como la città ha toccato il tutto esaurito con il 90/95% delle strutture alberghiere occupate per l’intero periodo, stesso risultato anche sul Lago ma dovuto anche al fatto che sono poche le strutture aperte. Dopo due mesi, novembre e dicembre, in linea con il 2023, ma al di sotto delle aspettative degli operatori, le ultime settimane hanno riportato entusiasmo al settore, con risultati più che soddisfacenti, ma con grandi differenze all’interno del territorio.
Il territorio: Como traina
Como fa squadra a sé, con attività e negozi ormai aperti tutto l’anno, diversamente va in Centro e Alto Lario, dove sono ancora troppe le attività chiuse, nonostante l’importante passaggio giornaliero, infatti sono pochi -sebbene in crescita- gli alberghi e i negozi aperti in questo periodo.
Luca Leoni, presidente albergatori Confcommercio Como, spiega: “C’è da lavorare molto per proseguire la destagionalizzazione per quanto riguardo l’apertura degli alberghi durante l’inverno. Per noi è fondamentale l’apertura delle Ville, dei negozi, dei ristoranti e dei bar, e per ultimo, anche del servizio di navigazione”.
Il turismo passa dai servizi, alle porte Milano-Cortina 2026
Ha avuto infatti un grande successo il battello che -di concerto con gli enti- è stato attivato nel distretto di Centro lago, ma per essere più attrattivi nel periodo invernale è fondamentale il traino delle Ville, da sempre amatissime dai turisti, l’esempio vincente di Balbianello, aperta senza interruzioni fino al 6 gennaio, per il presidente Leoni, deve essere seguito anche dalle altre dimore storiche.
Alle porte ci sono le Olimpiadi invernali Milano-Cortina 2026, un’occasione per tutto il Lago di Como da non perdere.