(ANSA) – PALERMO, 04 GEN – Nelle ultime settimane si stanno moltiplicando le richieste di aiuto che riceviamo da persone sequestrate e abbandonate nel deserto dalle autorità tunisine. Si tratta di esseri umani che moriranno se non saranno soccorsi tempestivamente. Lo dice Mediterranea saving humans secondo cui l’ultima richiesta riguarda un gruppo di 7 persone catturate dalla Garde Nationale tunisina in mare, mentre tentavano di attraversare il Mediterraneo. Riportate a terra sono state sequestrate e abbandonate nel deserto una settimana fa. Secondo la Ong un tunisino che attraversava il deserto si è imbattuto nel gruppo e ha prestato il suo telefono per fare una telefonata di aiuto che è stata raccolta da Refugees in Libya. "Continuiamo a ricevere decine di richieste di soccorso dal deserto, in particolare nel tratto a sud ovest tra Tunisia ed Algeria – spiega Laura Marmorale, presidente di Mediterranea saving humans – Sono donne, uomini e bambini deportati dalle autorità tunisine, anche con i pick up appena forniti dall’Italia. Alcuni di loro sono sopravvissuti a naufragi, catturati e successivamente deportati nel deserto a morire. Il lato oscuro degli accordi tra governo italiano e autocrazia tunisina è dunque questo, come fu l’accordo con la Libia per trattenere le persone migranti nei lager". "Chiediamo che intervenga la Croce Rossa Internazionale, che si attivino le operazioni di soccorso per questi esseri umani che ci chiedono aiuto. Chiediamo che l’orrore delle deportazioni abbia fine. Abbiamo inviato queste notizie che riceviamo anche al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, oltre che ai Presidenti di Camera e Senato del Parlamento italiano. In Italia si deve sapere di quali crimini siamo diventati complici, per l’assurda ossessione di fare arrivare meno persone sulle nostre coste" conclude la presidente di Mediterranea. (ANSA).