(ANSA) – BARI, 03 GEN – "Una settimana fa siamo stati senza corrente. L’Enel ha cercato di rimediare, di riparare il guasto in quel momento perché arrivavano le festività natalizie. Ci hanno detto che sarebbero ritornati e so che stanno facendo lavori da qualche giorno". È quanto riferisce don Marco Simone che in questi giorni è al lavoro nella chiesa di San Giovanni Battista a Bari accanto alla quale c’è la culla termica in cui ieri è stato trovato un neonato senza vita. Il sacerdote era in parrocchia al momento del ritrovamento. "Avevo finito di celebrare un rito funebre e ho notato il trambusto – racconta – mi sono avvicinato e ho visto il bimbo avvolto in una coperta e portato via". "Sono dispiaciuto perché altre volte quella culla ha salvato bambini. Non è stato così ieri e questo ci lascia perplessi e addolorati", continua. "Non avremmo mai voluto che si verificasse una tragedia del genere", conclude. Il parroco della chiesa, don Antonio Ruccia, ieri era a Roma e ha spiegato che il suo cellulare, collegato a un dispositivo che lo avverte quando un bimbo viene lasciato nella culla, non ha squillato. (ANSA).