Como peggio di Milano per aumento degli affitti, anche se il capoluogo lombardo resta quello con i prezzi più alti. I dati attestano un aumento del 10,6% rispetto al 2023, con il canone medio nazionale degli affitti che è salito a 13,8 euro al metro quadro. Il rialzo ha riguardato 19 regioni su 20.
Contrariamente alle aspettative, a Milano frena l’impennata dei prezzi – registrando un aumento dell’1,7% – ma resta la città capoluogo in cui il costo degli affitti è più alto, con i suoi 22,3 euro al metro quadro. Gli incrementi a doppia cifra hanno interessato in totale 26 città e nella top 3 c’è anche Como, che segna un aumento del 17,6%, preceduta da Campobasso (in testa con un +18%) e seguita dalla città di Carrara (+17,1%).
Dopo Milano, secondo l’analisi realizzata dal gruppo Idealista, i capoluoghi in cui i prezzi degli affitti restano più alti sono Firenze, Venezia e Bologna. Quelli più economici, invece, sono Caltanissetta (con i suoi 4 euro e 50 centesimi al metro quadro), Reggio Calabria e Vibo Valentia (entrambe 5,4 euro).
Secondo lo studio, ci sono aumenti anche a livello provinciale. Le maggiori impennate sono state registrate nelle province di Sondrio, Catanzaro, Vercelli e Belluno, dove pesa l’avvicinarsi dei Giochi Olimpici del 2026. Quelle in cui si paga di meno sono Enna e Caltanissetta.
Dal punto di vista regionale, invece, rialzi ovunque tranne in Basilicata, mentre la Lombardia – con i suoi 19,3 euro al metro quadro – torna a essere la regione con il costo degli affitti più alto di tutta Italia.
A commentare i dati comaschi è Mirko Bargolini, presidente Fimaa Como. “La domanda sul territorio Lariano resta altissima, tanto che l’offerta non riesce a stare al passo”. “In città – ha confermato – i prezzi degli affitti sono saliti in maniera significativa. I rincari coinvolgono anche la provincia, ma – ha precisato – con percentuali nettamente diverse, che oscillano tra l’8 e un massimo del 10%”.
“Persino i frontalieri – ha spiegato ancora Bargolini – tendono ad affittare un appartamento nelle zone limitrofe e non più a Como città. La scelta non è da motivare soltanto per ragioni viabilistiche, evitando spesso le lunghe code. A influire sono proprio i prezzi degli affitti, che nel centro si fanno sempre più alti”. L’incremento dell’affitto, però, ha altre ricadute sul mercato immobiliare. “In molti ora – spiega Bargolini – preferiscono investire i propri risparmi nel mutuo per comprare casa, evitando di spendere ogni mese così tanti soldi nell’affitto di un appartamento”.