Doppio fiocco azzurro all’Ospedale Sant’Anna di San Fermo della Battaglia. Sono Adam e Matteo, i due primi nati del 2025, alle ore 2.12.
Nel 2024 l’ultimo nato, alle 22.43, è stato Leonardo, l’ultimo, tra l’altro, di dieci piccoli nati nel corso di tutta la giornata del 31 dicembre.
Complessivamente nel 2024 in via Ravona sono nati 1.796 bambini (877 femmine e 919 maschi), 90 in più rispetto al 2023.
Adam, 3.260 grammi, con la mamma Tatiana e il papà Gheorghe abita a Solbiate con Cagno; Matteo, 3.600 grammi, con la mamma Kaily, il papà Gilberto Junior e la sorellina è di Cantù.
Le famiglie hanno ricevuto la visita del sindaco di San Fermo della Battaglia, Pierluigi Mascetti assieme allo staff ospedaliero composto dalle dottoresse Barbara Magri e Anna Luisi con il primario Paolo Beretta.
Beretta: “Questo incremento ci ripaga dell’impegno continuo e quotidiano “
Il 2024, come detto, ha fatto registrare la nascita di 1.796 bambini, con un incremento di 90 nascite rispetto al 2023. “In un momento di costante riduzione della natalità – sottolinea il dottor Paolo Beretta – questo incremento ci ripaga dell’impegno continuo e quotidiano e conferma l’importanza dell’offerta multidisciplinare assicurata all’ospedale Sant’Anna. Il percorso si avvia dall’inizio della gravidanza con un’assistenza prenatale multidisciplinare, assicura un’attenzione alla fisiologia del parto naturale (Basso Rischio Ostetrico) in un contesto che garantisce la massima sicurezza di mamma e bambino, grazie alla presenza di alte specialità e della Terapia Intensiva Neonatale (TIN). Essere Centro di Riferimento (Hub) per la Medicina Materno-Fetale e per la TIN permette di poter gestire, in rete con tutti gli altri Punti Nascita, le problematiche ostetrico-neonatali più complesse. Attraverso i Consultori, siamo, inoltre, riusciti a potenziare l’offerta assistenziale sul territorio, per una migliore presa in carico delle donne in gravidanza”.
“Il 2024 si è chiuso confermando una bassa incidenza di taglio cesareo (20%), il costante supporto farmacologico per la gestione del dolore con la parto-analgesia (eseguita nel 45% dei travagli), le gravidanze ottenute grazie alla Procreazione Medicalmente Assistita (8%, di cui più di un terzo seguite nel Centro di Asst Lariana a Cantù) e i parti prematuri (6%) – osserva la dottoressa Donatella Fossa, responsabile della Medicina Materno-Fetale di Asst Lariana – Accanto a questi dati, rimasti costanti, va evidenziato un aumento del numero di gravidanze gemellari (2%) e di casi di medicina materno-fetale, gestiti dal nostro presidio che, come detto, è Hub di riferimento per la Medicina Materno-Fetale”.
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