I giostrai non ci stanno e si dicono pronti a fare di nuovo ricorso contro la delibera comunale pubblicata nelle scorse ore. Il Comune di Como ha pubblicato, infatti, l’avviso per le eventuali adesioni (ne parlavamo qui): le domande dovranno essere presentate entro il 15 gennaio e le giostre sono previste nella piana di Muggiò tra il 5 e il 27 aprile su un’area che si presenta ancora ridotta rispetto a quella tradizionalmente utilizzata.
Per ricapitolare i giostrai avevano vinto la battaglia legale contro l’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Rapinese dopo che l’evento nel 2024 era saltato proprio a causa del ridimensionamento degli spazi. Il Tar aveva accolto il ricorso e Palazzo Cernezzi ha riproposto un nuovo documento che definisce i criteri per l’allestimento e prevede una riduzione dell’area seppur non drastica quanto quella decisa per l’aprile scorso.
In una lettera ai cittadini di Como però gli operatori del Luna Park mettono nero su bianco le difficoltà legate a questo nuovo bando.
“La nuova delibera comunale modifica l’utilizzo dell’area destinandone una parte a parcheggi e un’altra alle carovane, con la conseguenza che lo spazio effettivamente disponibile per le attrazioni viene notevolmente ridotto”. Si legge. “Questa nuova suddivisione non permette a tutte le attrazioni e alle ditte storiche di partecipare, compromettendo l’esperienza del Luna Park così come la conoscete” scrivono ancora ai comaschi. E quindi viene spiegato che: “La sentenza del TAR ha chiarito che l’area destinata agli spettacoli viaggianti deve essere garantita nella sua interezza – si precisa – senza riduzioni che compromettano il lavoro delle ditte o il diritto dei cittadini di fruire di un Luna Park completo”.
“Faremo ricorso – spiegano ancora i giostrai – perché la nuova delibera non rispetta lo spirito e le indicazioni della sentenza del TAR, riducendo lo spazio disponibile in modo indiretto e questa decisione compromette il lavoro di molte ditte storiche, che non potranno partecipare a causa della riduzione degli spazi”.