(ANSA) – NAPOLI, 29 DIC – Fede e speranza, conversione e impegno al fianco di chi soffre. E’ il cammino indicato alla diocesi di Napoli per il Giubileo dal cardinale arcivescovo, Mimmo Battaglia, che ha presieduto in duomo la solenne celebrazione di apertura della ‘porta’ e dell’Anno santo, al termine di una processione partita dalla vicina chiesa dei Santi Apostoli. Processione aperta simbolicamente con la ‘croce di Lampedusa’, realizzata con legni delle barche dei migranti. "Una croce di legno e sale – ha sottolineato Battaglia – che racconta le storie di chi ha attraversato il mare cercando vita e trovando troppo spesso morte. È una croce che porta dentro tutte le croci: quelle degli abbandonati, dei feriti, di chi cerca un domani ma vive un oggi faticoso, denso di ferite e dolori. Questa croce non è solo un segno: è un ponte, un faro, una promessa". Il Giubileo "è il tempo in cui dobbiamo consentire a Dio di fasciare le nostre ferite, per fare altrettanto con coloro che incontriamo. È il tempo in cui il povero, l’emarginato, il peccatore trovano il riscatto della propria dignità. È il tempo in cui le catene dell’ingiustizia, della violenza, della corruzione attraverso di noi possono spezzarsi". Fede, per il cardinale Battaglia, "è riconoscere il dolore del mondo e trasformarlo in amore, in accoglienza, in un futuro che abbraccia tutti senza lasciare ai margini nessuno". E il Giubileo "è il tempo in cui tu, Chiesa di Napoli devi alzarti e camminare, diventando strumento di liberazione per chi vive oppresso". (ANSA).