(ANSA) – TRIESTE, 27 DIC – "Dire che sono turbato è poco: mi sento lo strumento di un fatto che non ho innescato io e che viene strumentalizzato da qualcuno. Intanto, la mia famiglia è terrorizzata dopo tante minacce che ho ricevuto. Non rispondiamo al telefono, sono giunte molte telefonate strane, non rispondiamo quando squilla il campanello di casa. Tutto questo per una vicenda di cui non mi sono occupato e per un paziente di cui non conosco nemmeno il volto". E’ la situazione paradossale in cui è venuto a trovarsi il direttore della Cardiochirurgia di Trieste Enzo Mazzaro, per una banale svista burocratica, finito nel tritacarne dei social dopo che un paziente ha postato un documento dell’ospedale in cui si attesta che non sarà operato perché non vuole sottoporsi a vaccinazione. Il paziente in questione – affetto da una cardiopatia valvolare cui negli anni si è aggiunta una patologia con immunodepressione grave – è in cura all’ospedale di Cattinara di Trieste dal 2021 e nel corso degli anni si è sempre rifiutato sia di sottoporsi a intervento chirurgico che di vaccinarsi. Non si tratta della vaccinazione da Covid ma di una serie di vaccini che per lui sono raccomandati. Contattato l’ultima volta telefonicamente, il paziente, aveva ribadito le sue convinzioni e dunque pochi giorni dopo aveva ricevuto dall’ospedale la lettera-modulo in cui di solito si riporta il diniego all’operazione. In questo caso, però, per un errore procedurale era riportata soltanto la dicitura che il paziente non aveva voluto vaccinarsi e non anche l’indisponibilità a essere operato. Lettera con il timbro del direttore del settore, Mazzaro, che il paziente ha postato sui social innescando una catena di invettive, insulti e minacce. (ANSA).