(ANSA) – MILANO, 19 DIC – Il Tar della Lombardia ha respinto due ricorsi, uno presentato da alcuni conducenti di taxi e l’altro da diverse associazioni di tassisti, contro la delibera del Comune di Milano che individuava le linee di indirizzo per il rilascio di 450 licenze taxi a titolo oneroso. Il Tar ha ritenuto di rigettare entrambi i ricorsi ritenendo che "gli atti impugnati, costituiscono l’esercizio, da parte del Comune, della prerogativa attribuita al cosiddetto Decreto Asset. Il Tar si è espresso ritenendo inoltre legittima la definizione del contributo oneroso individuato dall’amministrazione per le nuove licenze, che sarà poi totalmente devoluto ai tassisti attualmente in servizio. "Ne consegue, oltretutto, che il modus operandi del Comune di Milano non induce alcuna alterazione del mercato commerciale delle licenze – si legge -, come invece denunciato dai ricorrenti, posto che quest’ultimo non può che adeguarsi repentinamente, proprio in quanto mercato, alla scelta legislativa di permettere la crescita del numero degli operatori". Anche la scelta di ridurre il contributo oneroso per alcuni particolari casistiche di licenze, come quella relativa al trasposto di persone disabili, è ritenuta legittima. Il Comune di Milano "è partito dall’assunto che, attualmente, le autovetture adibite al trasporto di disabili sono meno dell’1% del totale – spiega la sentenza – sicché un incremento di 50 licenze condurrebbe la percentuale a meno del 5%: si può discutere solo se il dato sia insufficiente per difetto, ma non certamente per eccesso". Il Tar si esprime anche sulla sussistenza dei dati di chiamate inevase su cui l’amministrazione si è basata, ritenendo le motivazioni dei ricorrenti non convincenti. (ANSA).