(ANSA) – CAGLIARI, 19 DIC – È stata uccisa con almeno otto martellate alla testa e ha cercato di difendersi. È quanto emerge dalla consulenza dell’anatomopatologa nominata dalla Procura di Cagliari, Giulia Caccia, sul corpo di Francesca Deidda, la 42enne sparita da San Sperate, un paese a una ventina di chilometri da Cagliari, il 10 maggio scorso e i cui resti furono poi trovati il 18 luglio in un borsone nelle campagne tra Sinnai e San Vito, vicino alla vecchia statale 125. Il marito, Igor Sollai, 43 anni e reo confesso del delitto, è in carcere a Uta con le accuse di omicidio volontario premeditato aggravato e occultamento di cadavere. Oggi è stata depositata la consulenza tecnica chiesta dal pm Marco Cocco. In 50 pagine l’anatomopatologa mette in evidenza alcuni elementi relativi alla morte di Francesca. Sale almeno a otto il numero di colpi di martello riscontrati sulla testa della donna, e che ne hanno provocato il decesso. Sul corpo sono state poi trovate ferite da difesa: la 42enne avrebbe quindi tentato di sfuggire all’aggressione del marito, ma inutilmente. Dall’esperta nominata dalla Procura arriva anche la conferma che il cadavere è stato abbandonato quasi subito nelle campagne tra Sinnai e San Vito, un particolare già emerso con le risultanze ottenute dall’entomologo e dalle tracce di piante e terra repertate nel punto in cui è stato trovato il corpo. La consulenza dell’anatomopatologa, a disposizione degli avvocati che difendono Sollai, Carlo Demurtas e Laura Pirarba, e di Gianfranco Piscitelli che rappresenta Andrea Deidda, fratello di Francesca, andrà ad affiancarsi alla relazione del medico legale Roberto Demontis ancora non consegnata. (ANSA).