(ANSA) – BIENTINA (PISA), 19 DIC – Il prolungato suono del clacson di un’autocisterna ed un lungo e commuovente applauso hanno accompagnato a Bientina (Pisa) l’uscita del feretro dalla parrocchia di Santa Maria Assunta di Davide Baronti, una delle cinque vittime dell’esplosione nel deposito di Calenzano. Baronti era originario di Angera (Varese) e prima di trasferirsi a Bientina aveva vissuto con la famiglia a Cascina. Lascia la moglie e due figli di 16 e 20 anni. Dal 2021 lavorava per la Mavet e guidava le autocisterne per il trasporto di carburante che solitamente caricava nei depositi di Calenzano e Stagno (Livorno). Sono stati i colleghi insieme con l’azienda Mavet, il fratello Luca e la moglie Rossana a decidere di portare un’autocisterna davanti alla chiesa come gesto simbolico per ricordare Davide. "Quello che è accaduto a Calenzano è un fatto che ha colpito tutta Italia – ha detto il fratello Luca – con mio fratello avevo un rapporto speciale, va ricordato come una persona solare sempre pronto ad aiutare chi aveva bisogno". Al momento dell’esplosione, il 9 dicembre scorso, Baronti si trovava all’interno del deposito di idrocarburi dell’Eni ed era impegnato nel carico della sua autobotte. "Siamo nel centro di un problema nazionale, sono troppe le morti ogni giorno sui luoghi di lavoro – spiega il sindaco di Bientina, Dario Carmassi -, io non ho ricette, so solo che dobbiamo fare di più di quello che abbiamo fatto finora, lo dobbiamo a Davide e a tutte le altre vittime". (ANSA).