(ANSA) – BOLZANO, 18 DIC – Eva Klotz, ex consigliera provinciale di Suedtiroler Freiheit, mette in guardia dal "mercato delle vacche con Fratelli d’Italia" per la riforma dell’autonmia altoatesina. A preoccupare Klotz è l’ipotesi di "rinunciare ad un elemento essenziale di tutela dei gruppi linguistici tedesco e ladino dell’Alto Adige. "Quando Karl Zeller annuncia che la Svp vuole ‘scendere a compromessi per nuove competenze’ – osserva l’ex consigliera provinciale – appare evidente che non si parla più di ripristinare l’autonomia, ma di distrarsi mettendo al centro del ‘patto’ con Roma piccole concessioni in ambito amministrativo". Secondo Klotz, il presidente della commissione dei sei, Alessandro Urzi, "non rinuncia al suo obiettivo principale, ovvero la rinuncia della Svp alla clausola dei quattro anni di residenza" per esercitare il diritto di voto attivo. E poi dichiarerà con grande pathos di essere disposto a fare a meno del Consigliere di Stato di lingua italiana dell’Alto Adige. Nella sostanza, però, cade una pietra miliare della nostra tutela, mentre la nomina di un parlamentare riguarda la copertura di un posto il cui titolare deve solo garantire il rispetto delle leggi italiane". "Chiunque creda che l’Italia abbia rinunciato al suo principale obiettivo di ottenere una maggioranza in Alto Adige a lungo termine si sbaglia. Ciò che non può ottenere con i propri rappresentanti o con i molti immigrati che si dichiarano italiani, lo otterranno quei sudtirolesi che non si preoccupano di nulla che non vada a loro vantaggio personale", conclude Klotz. (ANSA).