Togliere il pedaggio dal primo lotto della Tangenziale di Como e gratuità della Milano-Meda. E’ la doppia richiesta che arriva dal consigliere regionale comasco del PD, Angelo Orsenigo, alla giunta lombarda, durante la sessione per l’approvazione del Bilancio di previsione 2025-27.
“ll tratto di Milano-Meda che dovrebbe diventare a pagamento è lungo circa 12 chilometri e secondo le tariffe in vigore andrebbe a costare 4/6 euro a viaggio. Chiedo che Regione si impegni a non aggravare con questo nuovo balzello i cittadini lombardi”. “Questa richiesta non è nè demagogica nè mediatica, come già è stata etichettata dall’assessore competente, ma un’azione di riconoscimento delle esigenze delle migliaia di persone che ogni giorno percorrono questo tratto di strada, per andare da Como e paesi limitrofi, fino a Milano. In una situazione in cui i mezzi di trasporto gestiti da Regione sono assolutamente inaffidabili, la Milano-Meda è forse l’unica strada a grande percorrenza gratuita del territorio. Si stima che ogni tragitto su questo tratto potrebbe costare 4/6 euro al cittadino per complessivi 80-120 euro mensili a totale carico degli utenti” conclude Orsenigo.
Ma non finisce qui, sempre parlando di infrastrutture e viabilità il consigliere regionale chiede anche la gratuità del primo lotto delle autostrade A59 e A60 e compimento del collegamento della tangenziale di Como e del secondo lotto della tangenziale di Varese.
Attualmente sul territorio comasco Autostrada Pedemontana Lombarda è attivo il primo lotto, che collega l’Autostrada A9 (a Grandate) allo svincolo di Acquanegra, con una lunghezza di circa 3 km. Questo tratto è in funzione dal 2015, mentre il secondo lotto, da Acquanegra fino ad Albese con Cassano, è stato tagliato dalle previsioni del Piano Territoriale Regionale in occasione dell’aggiornamento 2024 rinviando la soluzione della connessione ai progetti ancora non definiti dell’autostrada regionale Varese-Como-Lecco.
“Ricordo – dice Orsenigo – che nel 2018 è stato approvato un emendamento che inseriva la “gratuità del transito sulle tangenziali di Como e Varese e la realizzazione dei secondi lotti nei ‘Risultati attesi’ del Programma regionale di sviluppo della XI Legislatura, ma attualmente nessuno di questi impegni è stato realizzato. Tutto ciò rende le tangenziali di Como e di Varese opere incomplete che non raggiungono lo scopo per le quali sono state progettate e realizzate” conclude Orsenigo.