(ANSA) – VERONA, 13 DIC – Restituisce a Comune il loculo del cimitero, che aveva acquistato 18 anni fa, perché "oggi si muore più anziani". L’iniziativa è di un anziano di 88 anni residente a Legnago, in provincia di Verona, che lo ha raccontato a L’Arena, chiedendo di mantenere l’anonimato. La nicchia era stata acquistata nel camposanto di San Pietro, quando l’uomo aveva 70 anni e le concessioni delle tombe duravano 30 anni. "Visto che oggi l’aspettativa di vita si è allungata – ha sottolineato il pensionato – rischierei di finire nel loculo a 90 e passa anni, costringendo quindi i miei eredi a dover stipulare un nuovo contratto e quindi pagare ancora la tomba quando non ci sarò più. Non è giusto gravare i parenti di un defunto di quest’incombenza, specie in tempi di crisi". A Legnago gli ultra 65enni nel 2023 erano 6.363, pari a circa il 25% dei 25.468 residenti. L’anziano ha quindi deciso che si farà cremare, "così l’urna con le mie ceneri potrà essere collocata nell’altro loculo, sempre comperato 18 anni fa, dove riposa mia moglie da tempo. Non ha senso concedere per soli 30 anni un loculo. Il Comune dovrebbe rivedere il regolamento ed estendere le concessioni a 40 o 50 anni, come avviene in altri Comuni". Per il sindaco Paolo Longhi "la durata della vita media non c’entra nulla col problema sollevato dal cittadino. Stiamo parlando di occupazione di un loculo da parte di una salma mentre il Comune non concede tali spazi a persone viventi. Il problema è che laddove la durata delle concessione è maggiore non riusciamo a garantire la necessaria rotazione nell’utilizzo dei loculi". (ANSA).