(ANSA) – MILANO, 13 DIC – "Io non so ancora dopo tre settimane cosa dire ai genitori, come è morto Ramy, cosa è successo, la dinamica del sinistro, non ho un verbale, ho solo due avvisi di accertamenti tecnici e poi ieri vedo trasmettere quel filmato, montato ad arte, preso da una dash cam dei carabinieri…". Così l’avvocata Barbara Indovina, legale dei familiari di Ramy Elgaml, il 19enne morto il 24 novembre cadendo da uno scooter inseguito dai carabinieri, spiega il senso di un’istanza, presentata oggi alla Procura di Milano, per chiedere l’accesso a video e altri atti dell’inchiesta, dopo che un filmato è stato mostrato ieri sera in una trasmissione tv. "Noi abbiamo diritto ad avere quelle immagini per capire, per dare una risposta ai genitori, ma a noi non è arrivato nulla e le abbiamo viste in tv", chiarisce l’avvocata. "Invitano noi alla prudenza, a noi non danno il nulla osta per le immagini dell’incidente e poi ieri viene trasmesso quel filmato montato ad arte – ha aggiunto la legale – e quindi oggi ho presentato istanza alla Procura per dire che anche noi vogliamo le immagini, gli atti sull’incidente: fateci capire per dare una risposta ai genitori". (ANSA).