Cercare, consultare e riprodurre in copia cartacea o digitale gli atti nell’archivio storico costerà ora 66 euro.
Attualmente e fino a fine anno se ne pagano 5. Un aumento di ben 12 volte.
Il Comune di Como ha varato l’adeguamento delle tabelle per i diritti di istruttoria per le attività in materia urbanistico-edilizia. Gli incrementi – viene precisato – sono il risultato dell’applicazione del criterio di adeguamento all’indice Istat. E’ stato previsto, come peraltro annunciato in consiglio comunale e anche ai microfoni di Etv nei giorni scorsi, uno specifico adeguamento per l’accesso alle pratiche dello Sportello Unico Edilizia (SUE) dell’Ente comprese quelle custodite nell’archivio generale.
Nelle carte di Palazzo Cernezzi si legge “valutato che si ritiene opportuno definire nuovi importi a titolo di diritti di ricerca e visura per atti amministrativi” si prevede un importo forfettario di 66 euro a istanza a partire dal prossimo primo gennaio.
“A Bergamo si spendono 95 euro e a Como ad oggi 5 – ha spiegato il sindaco Alessandro Rapinese – sono operazioni lunghe. C’è gente che sta lì un’ora, un’ora e mezza e che blocca l’ufficio. Ci sono pratiche che, per la sola consultazione, vanno recuperate in giro per la città. Capisco Bergamo – dice ancora il sindaco – è un servizio che ha un costo pazzesco. Noi gestiamo una mole imponente di carta. Stiamo procedendo – dice infine – con la digitalizzazione e nel contempo abbiamo avviato anche un percorso con soprintendenza del documento per verificare e tutelare i beni cartacei che hanno rilevanza”.