Tre uomini, due italiani e un peruviano, sono stati arrestati dalla polizia, accusati di aver commesso, lo scorso aprile, una violenta rapina ai danni di una cittadina comasca residente in città murata, in via Bonanomi. I tre si sarebbero introdotti nell’appartamento della donna, picchiandola e rubandole denaro e gioielli per svariate migliaia di euro.
Le indagini della squadra mobile, condotte attraverso l’analisi dei percorsi effettuati dagli indagati, dei tabulati telefonici, delle immagini delle telecamere di videosorveglianza e con l’ascolto di alcuni testimoni, hanno permesso di raccogliere numerose prove a carico dei tre uomini, che nei giorni precedenti la rapina avrebbero effettuato diversi sopralluoghi vicino alla casa della donna.
Secondo quanto emerso, uno di loro, risultato ex dipendente della vittima, avrebbe svolto la funzione di basista, gli altri due sarebbero stati gli autori materiali.
I due, alle prime ore di quella mattina dello scorso aprile, avrebbero atteso l’uscita del proprietario di casa per introdursi nell’appartamento, nel quale però hanno trovato la moglie. I rapinatori l’avrebbero dunque malmenata, causandole gravi ferite, strappandole dal polso un orologio di valore e rubando altri gioielli e contanti. I due sarebbero poi scappati con il terzo complice, ritornando a Milano in taxi e nascondendo la refurtiva in un trolley.
I tre uomini sono stati rintracciati nelle loro abitazioni a Milano e Lipomo (uno di loro è stato trovato in un parco in quanto senzatetto) e sono stati portati al carcere di San Vittore e al Bassone di Como.
“Un risultato importante contro la recrudescenza dei reati predatori”, ha commentato il dirigente della Squadra mobile di Como, Matteo La Porta.