In servizio al Sant’Anna per assistere i pazienti ricoverati, in realtà un infermiere si sarebbe introdotto nelle camere per rubare denaro e oggetti personali dei degenti. Scoperto dalla polizia al termine di un’attività di indagine, l’operatore per nove mesi non potrà esercitare alcun servizio pubblico, in attesa degli sviluppi dell’indagine.
Gli accertamenti al Sant’Anna sono stati eseguiti dagli investigatori della squadra mobile e dagli agenti del posto di polizia dell’ospedale. L’infermiere, 43 anni, è accusato di più episodi di furto, aggravato dalla destrezza e dalla violazione dei doveri inerenti il pubblico servizio, perpetrati ai danni di pazienti ricoverati.
I poliziotti hanno avviato le indagini dopo la segnalazione di alcuni furti nelle camere di degenza. Gli agenti hanno raccolto numerose testimonianze, mostrando anche album fotografici ai derubati, fino ad individuare il presunto responsabile. All’infermiere sono contestati almeno due casi in cui si sarebbe introdotto nelle camere dei degenti per rubare denaro contante e oggetti personali dei pazienti.
Ieri, all’inizio del turno, gli agenti del posto fisso di polizia lo hanno raggiunto e gli hanno notificato l’ordinanza, che gli impedisce di esercitare per nove mesi un qualsiasi pubblico servizio, in attesa della verifica in sede processuale degli elementi raccolti durante le indagini. I poliziotti hanno potuto contare sulla collaborazione e assistenza dell’Asst Lariana, che, precisa la questura. “ha contribuito e notevolmente agevolato i poliziotti della squadra mobile e del posto di polizia dell’ospedale a svolgere le indagini nelle migliori condizioni”.