In casa c’era l’albero di Natale. Era stato addobbato con ogni probabilità lo scorso anno. Forse è una delle ultime cose che Nirvana Brkim ha fatto prima di morire. Il corpo senza vita della donna, 57 anni, è stato trovato ieri nell’abitazione in cui viveva sola, un appartamento comunale nel centro di Como, in via Cesare Cantù. La morte però, secondo i primi accertamenti, risale almeno a dodici mesi fa.
Un nuovo dramma della solitudine nel capoluogo lariano. Nirvana, nata a Fiume, abitava a Como da anni e sembra non avesse figli né parenti stretti. I vicini avrebbero spiegato però che periodicamente partiva e rimaneva lontana dalla città per periodi abbastanza lunghi. Certamente non un anno però. Eppure, la sua assenza non è mai stata segnalata e la porta del suo appartamento chiusa da mesi non ha mai destato preoccupazione o dubbi tra gli altri residenti nella palazzina in centro città.
A scoprire il dramma ieri è stato un addetto del Comune di Como che sembra stesse facendo un sopralluogo nello stabile per la segnalazione di alcune crepe sul muro dell’edificio. Il tecnico avrebbe sentito un forte odore provenire dall’appartamento della donna e avrebbe aperto la porta, che secondo le prime informazioni non era chiusa a chiave. Nell’abitazione c’era il corpo senza vita di Nirvana.
L’operatore comunale ha subito segnalato la drammatica scoperta. Sono intervenuti gli agenti della polizia di Stato, con gli esperti della scientifica, i vigili del fuoco e il medico legale. La donna, stando ai primi accertamenti era morta da almeno un anno. L’appartamento era in stato di abbandono, ma sembra non ci fossero segni di effrazione né altri elementi che potessero far pensare ad un’intrusione. Sul corpo della donna non sarebbero emersi segni evidenti di violenza. La 57enne potrebbe essere morta per cause naturali, anche se solo accertamenti più approfonditi potranno fare chiarezza sul dramma di Nirvana.
La procura ha aperto un fascicolo, coordinato dal magistrato Antonio Nalesso. Avviate le indagini per chiarire causa e data della morte della donna e per rintracciare eventuali familiari.