Sciopero generale contro la manovra di bilancio del governo Meloni: manifestazioni e disservizi legati all’adesione anche nel Comasco.
Proclamato da Cgil e Uil, la mobilitazione ha interessato tutto il paese con momenti anche di alta tensione in diverse città italiane.
Sul Lario i dati forniti dai sindacati parlano di chiusura di tutti i nidi comunali a Cantù, mentre a Como non ha aperto la metà delle strutture e gli altri hanno garantito il servizio soltanto per mezza giornata. Adesione fino al 90% in alcune aziende private.
I motivi sono principalmente legati, spiegano i sindacati, alla precarietà diffusa, agli stipendi non al passo con i tempi, ai tagli alla spesa, alle infinite liste di attesa per visite ed esami in campo sanitario. Inevitabili le ripercussioni, sebbene i numeri sia sul fronte del trasporto pubblico locale sia su quello ospedaliero, risultino ridimensionati rispetto all’ultima giornata di agitazione.
Per quanto riguarda gli autobus di Asf Autolinee l’azienda fa sapere che ha scioperato il 33,5% dei conducenti, di fatto un autista su tre. Con disagi a macchia di leopardo. La percentuale maggiore si è concentrata sull’extraurbano.
Dall’Asst Lariana si parla di disagi contenuti e pochissime operazioni rinviate.
Oltre ai nidi anche in alcune scuole si sono riscontrati disagi. Come accaduto alla primaria di via Giussani a Como dove i genitori sono stati avvisati poco prima dell’ora di pranzo che erano saltati i servizi mensa e post scuola con difficoltà per le famiglie a riorganizzarsi per andare a prendere i figli in anticipo.
I sindacati: “Poco confronto, penalizzato il lavoro dipendente e i pensionati”
In città doppia manifestazione in centro con partenza da Porta Torre in mattinata e in piazza Tricolore ad Albate al pomeriggio. “Lo sciopero è una risposta inevitabile e non preconcetta – ha detto Sandro Estelli, segretario generale della Cgil di Como – il governo ha deciso di varare una manovra di bilancio ignorando il ruolo delle parti sociali penalizzando, ancora una volta, il lavoro dipendente e i pensionati”. “Chiediamo di incrementare i fondi per la sanità così come di aiutare scuola e servizi pubblici il che vuol dire aiutare i cittadini” ha aggiunto Dario Esposito, coordinatore della Uil del Lario.