Ha iniziato il suo mandato della durata di sei anni a fine ottobre e ora ha presentato alla comunità accademica i suoi delegati e le sue delegate: la nuova rettrice dell’Università dell’Insubria, Maria Pierro, presenta i quattordici docenti, tra professori e professoresse, che lavoreranno a stretto contatto con la governance per i settori di competenza. Tra le grandi novità, l’edilizia, l’intelligenza artificiale e il benessere psicologico. Pierro subentra al rettore Angelo Tagliabue. Con lei cresce il numero delle rettrici universitarie lombarde, che arrivano a sette.
Maria Pierro, 60 anni, giurista, tributarista, già direttrice del dipartimento di Economia dell’Insubria, ha ufficialmente nominato i Delegati dell’Ateneo e fissato i nuovi obiettivi su cui lei e tutta la sua squadra sono al lavoro. Tra le priorità, innovazione, senso di appartenenza, inclusione, sostenibilità e rispetto.
I delegati sono:
- Paola Biavaschi per l’uguaglianza di genere e le pari opportunità
- Emanuele Boscolo per l’edilizia e gli appalti
- Camilla Callegari per le politiche inerenti alla disabilità e il benessere psicologico
- Daniela Dalla Gasperina per la didattica e la formazione
- Mauro Fasano per la valorizzazione della conoscenza
- Giorgio Grasso per il diritto allo studio e l’uguaglianza sostanziale
- Rossella Locatelli per il bilancio e la pianificazione strategica di ateneo
- Adriano Martinoli per la sostenibilità, le aree verdi e l’efficientamento energetico, nonché mobility manager
- Loredano Pollegioni per la ricerca e l’innovazione tecnologica
- Barbara Pozzo per l’internazionalizzazione
- Tiziana Rubino per il polo di Busto Arsizio
- Andrea Spiriti per la promozione dei beni culturali, museali e bibliotecari
- Davide Tosi per l’intelligenza artificiale
- Andrea Uselli per l’orientamento e il placement
A coordinare il loro lavoro sarà Cristiana Schena, professoressa ordinaria di Economia degli intermediari finanziari del Dipartimento di eccellenza di Economia, che è stata nominata referente strategica per il coordinamento delle azioni della governance.
Le parole di Pierro e Piarulli
“L’obiettivo primario è la formazione delle future generazioni”, ha ribadito la rettrice, mettendo a loro disposizione “offerte di istruzione e competenze qualificate, frutto di una ricerca di eccellenza e i cui esiti devono essere messi anche al servizio del territorio per promuovere la crescita sociale, economica e culturale”. “Serve un’accurata pianificazione strategica necessaria per imprimere un cambio di passo. Obiettivi che si possono raggiungere – ha sottolineato – con l’impegno costante nella ricerca e nella didattica, ma anche mediante il confronto con enti, imprese e istituzioni, nazionali e internazionali”.
La rettrice promette servizi efficienti, con aule e laboratori in cui gli studenti possano studiare e socializzare. Tra le priorità, favorire un ambiente sereno, che garantisca il benessere anche psicologico degli studenti. L’obiettivo, ha concluso Maria Pierro, è perseguire “una valorizzazione della conoscenza e lo sviluppo di un modello di istruzione sostenibile, che presti particolare attenzione alle dinamiche evolutive dei nostri studenti”.
Alle sue parole fanno eco quelle del prorettore Umberto Piarulli, che ha ricordato gli obiettivi principali della nuova governance. “Innovare la didattica, sia con la creazione di nuovi percorsi formativi adeguati alle richieste del mondo del lavoro, sia con l’introduzione di nuove modalità di erogazione degli insegnamenti a supporto di quelle tradizionali, sia con la promozione di una maggiore internazionalizzazione”, è un primo step da perseguire. Ma anche “promuovere la ricerca, garantendo gli strumenti e le attrezzature adeguate, potenziare la terza missione (oggi valorizzazione della conoscenza), dialogare costantemente con la componente studentesca per comprenderne le necessità, emendare le criticità e rispondere alle loro richieste, sviluppare il dialogo con gli stakeholder nazionali e internazionali, accrescere la reputazione, la credibilità e l’immagine del nostro ateneo”.
“Per raggiungere questi risultati – ha concluso Piarulli – è necessario lavorare con impegno e determinazione nel rispetto delle regole e delle persone, in sinergia con tutti gli organi di ateneo”.