(ANSA) – ROMA, 28 NOV – Inaugurerà ufficialmente sabato 30 novembre a Roma il Gamm, il museo permanente del videogioco più grande d’Italia con sede a due passi da piazza della Repubblica, nel cuore della Capitale. Aperto 7 giorni su 7 in una location di circa 700 metri quadrati – suddivisa su due livelli – Gamm ha trovato la sua casa all’interno di un edificio romano ottocentesco. Al suo interno, un’unica regia che comunica con oltre 120 schermi tra monitor, postazioni di gioco, totem interattivi e ledwall – installati all’interno di un percorso immersivo di oltre 60 metri di americane: il GammDome. Una fusione tra patrimonio architettonico e innovazione tecnologica che offre un viaggio immersivo e interattivo nel mondo del videogioco, coniugando contenuti digitali all’avanguardia con una collezione di pezzi unici di grande valore e, al tempo stesso, promuovendo il medium interattivo come forma culturale d’arte e di espressione. "Da sempre Roma è stata la culla del nostro patrimonio artistico e culturale. Oggi, con Gamm, la città si apre a una nuova tipologia di cultura, celebrando il videogioco come forma d’arte interattiva – ha detto Marco Accordi Rickards, direttore del museo e co-fondatore di Kabuto -. Un museo che non si limita a esporre console e videogiochi, ma che offre un’esperienza immersiva attraverso la storia, la tecnologia e il gameplay delle opere interattive. Gamm rappresenta per noi un progetto ambizioso che riconosce il valore culturale e artistico di questo medium che sta profondamente influenzando la nostra società. Un museo che cresce e si evolve insieme al mondo dei videogiochi, offrendo ai visitatori un’esperienza sempre nuova e coinvolgente". "Famiglie, scuole, appassionati e semplici curiosi: il nostro museo è uno spazio aperto a tutti coloro che desiderano esplorare l’universo dei videogiochi – ha sottolineato Luisa Bixio, co-fondatrice di Kabuto -. Un’occasione unica per scoprire come questa forma d’arte abbia influenzato la nostra cultura e la nostra società". La collezione di Gamm racconta anche l’evoluzione del videogioco sul territorio nazionale con testimonianze fisiche e digitali che hanno contribuito a scrivere la storia del Made in Italy. (ANSA).