(ANSA) – MILANO, 26 NOV – Ha deciso di scrivere anche al Consiglio nazionale forense l’avvocato del Foro di Milano, Davide Steccanella, che nei giorni scorsi aveva inviato una "segnalazione" all’Ordine dei legali di Biella per chiedere di "intraprendere" iniziative nei confronti di Andrea Delmastro, iscritto a quell’Ordine come legale e sottosegretario alla Giustizia, per le frasi da lui pronunciate alla "presentazione delle nuove auto in dotazione alla Polizia penitenziaria per la traduzione dei detenuti". Delmastro, come riportato dal legale Steccanella, aveva detto: "L’idea di vedere sfilare questo potente mezzo, di far sapere ai cittadini come non lasciamo respirare chi sta dietro quel vetro oscurato, è per me una intima gioia’". Non avendo "ricevuto alcuna risposta da parte del competente Ordine di Biella", scrive Steccanella, "mi rivolgo pertanto a Codesto Organismo superiore per segnalare e ribadire il mio profondo disagio per le parole del collega, disagio e imbarazzo condiviso, per quel che ho potuto in questi giorni constatare, anche da molti altri appartenenti alla nostra categoria professionale, che proprio quest’anno festeggia i 150 anni con lodevoli manifestazioni presso le diverse sedi". E ancora: "ho appreso da notizie stampa che anche le Camere Penali del Piemonte e Valle d’Aosta si sono attivate per segnalare il fatto nelle sedi opportune". Il legale milanese riporta nella lettera altre frasi attribuite a Delmastro come "sarebbe strano dire in pubblico che ‘lasciamo respirare’ la mafia. Non c’è fine a questa lotta". E sempre l’avvocato fa notare: "Quasi che l’aver criticato quella frase, palesemente riferita alle condizioni di trasporto dei detenuti, potesse celare in chi lo faceva, un sentimento contrario alla perseguibilità penale del fenomeno mafioso". (ANSA).