(di Maria Elena Marsico) (ANSA) – ROMA, 23 NOV – L’ipotesi di una malattia ereditaria rara che colpisce la retina, la malattia di Stargardt, e la vista di 1/20. Questo non ha impedito a Gaia Di Ponzio di preparasi per la certificazione più alta della scala Cambridge e di sostenere l’esame Proficiency C2 assistita dalla sua insegnante della Windsor School of English, poi premiata nella categoria "English teacher who makes a difference" dei Preparation Centres Awards. "Making a difference", fare la differenza, è, infatti, proprio al centro dell’operato della scuola d’inglese pugliese che "crede nell’educazione come principale strumento per il progresso della società", come spiegato dalla direttrice Daniela Gigante. Legalmente cieca dal 2021, la studentessa di Putignano, cittadina del sud-est barese, ha la visione centrale completamente compromessa: non può mettere a fuoco né guardare direttamente qualcosa, mentre la visione periferica è distorta, e quindi non affidabile. Era appena cominciato lo scorso anno scolastico quando il papà di Gaia si è rivolto alla scuola d’inglese chiedendo lezioni individuali per sua figlia, proprio in vista dell’esame. Una volta ascoltate le esigenze della giovane, la direttrice ha così deciso di accettare la sfida, non priva di ostacoli. Il primo: la difficoltà nel reperire il materiale digitale per questo livello. La studentessa può, infatti, leggere solo per brevi intervalli di tempo e attraverso l’utilizzo di un dispositivo che prevede la possibilità di ingrandire il carattere a 72. Una ricerca, quella svolta dalla direttrice, che lei stessa descrive come "lunga e complessa". Dopo aver reperito il materiale digitale, a Gaia è stata quindi assegnata un’insegnante – "una delle nostre migliori", ha evidenziato la direttrice – che potesse assisterla. La giovane, infatti, necessitava che la docente si sostituisse a lei nella lettura di testi lunghi, perché non ancora abile nella lettura dei testi in braille, e nella scrittura dei testi, da lei dettati, facendo lo spelling di ogni parola. Per quanto riguarda lo "speaking", l’insegnante descriveva tutti gli elementi presenti nelle figure e nelle mappe concettuali che la studentessa doveva commentare. E, infine, per il "listening" la docente, la prima volta, leggeva le domande chiedendo a Gaia quali fossero le parole chiave da evidenziare nella domanda stessa: durante il primo ascolto del brano la studentessa chiedeva di stoppare l’audio quando aveva un’idea di quale potesse essere la risposta, quindi l’insegnante inseriva la P di "possible" accanto alla risposta. Prima del secondo ascolto la docente rileggeva le parole chiave della domanda e durante il listening Gaia confermava la risposta data la prima volta, chiedendo di stoppare l’audio quando necessario. Anche durante l’esame, durato sei ore, l’insegnante è stata al suo fianco per tutto il tempo. Un lavoro che ha portato la docente esaminatrice Cambridge della Windsor School of English di Putignano a ricevere il secondo premio nella categoria "English teacher who makes a difference" dei Preparation Centres Awards, assegnato da Cambridge Assessment English, evento che si è tenuto a Roma, a Villa Wolkonsky, residenza dell’ambasciatore del Regno Unito. (ANSA).