Il migliore liceo classico della provincia è il “Volta” di Como, tra gli scientifici – invece – spicca il “Fermi” di Cantù. Stilata la classifica delle migliori scuole superiori italiane: prendendo in considerazione l’indice FGA, ovvero l’indicatore che tiene conto sia media sia della rapidità degli studenti nel superare gli esami, Eduscopio ha pubblicato i nuovi dati sulle migliori scuole secondarie di II grado.
Tra gli altri licei, spicca l’istituto Jean Monnet di Mariano Comense come migliore liceo scientifico opzione scienze applicate. Il migliore liceo scientifico sportivo, invece, è il Matilde di Canossa di Como, mentre a primeggiare tra i licei delle scienze umane è il “Porta” di Erba. A Como, l’istituto Teresa Ciceri si aggiudica il primo posto tra i licei economico-sociale. Il migliore liceo linguistico della provincia è il Jean Monnet di Mariano Comense, mentre il migliore liceo artistico è il “Melotti” di Cantù. Infine, ad aggiudicarsi il titolo di migliore istituto tecnico economico è il “Terragni” di Olgiate Comasco, e il migliore tecnico a indirizzo tecnologico è il Monnet di Mariano Comense.
I dati di Eduscopio, la piattaforma gratuita della Fondazione Agnelli di Torino, attestano grandi risultati per i licei di provincia, con lo scientifico che continua a battere il classico, anche se l’indirizzo registra l’aumento più significativo di iscritti resta scienze umane. Le private, inoltre, avanzano nelle classifiche. La ricerca ha analizzato i dati di 1.347.000 diplomati italiani in circa 8.150 indirizzi di studio, nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie.
I liceali che si sono recentemente diplomati, complice un percorso di studi pesantemente condizionato dall’emergenza Covid-19, affrontano un’avventura universitaria piuttosto complicata. Si alza il voto medio alla maturità, complice forse la semplificazione dell’esame di Stato, ma rispetto ai diplomati del 2020 è peggiorata la percentuale di coloro che non hanno dato esami al primo anno e si è abbassata la media dei voti agli esami.
Va meglio, per fortuna, sul fronte dell’inserimento nel mondo del lavoro tra i diplomati tecnici e professionali del 2021, che torna a i livelli pre-pandemia. Secondo i parametri di Eduscopio, il loro tasso di occupazione sfiora il 35%, con una crescita di cinque punti rispetto al 2020.