(ANSA) – CAGLIARI, 20 NOV – La magistrata del Consiglio di Stato, Maria Grazia Vivarelli, è stata assolta dalle accuse di abuso d’ufficio e induzione indebita a conclusione del processo d’appello a Cagliari, nato dall’inchiesta sulle nomine di alcuni dirigenti della Regione Sardegna, quando lei era capo di gabinetto dell’allora governatore Christian Solinas. In primo grado era stata condannata a 2 anni e 8 mesi di reclusione, dopo aver scelto il giudizio con rito abbreviato. Una strada differente rispetto a quella degli altri due indagati: l’ex presidente Solinas e l’ex assessora Valiera Satta, attualmente a dibattimento, accusati il primo solo di abuso d’ufficio e, nel secondo caso, anche di tentata concussione. La Corte d’appello invece, presieduta dal giudice Massimo Poddighe, ha riformato la sentenza: Vivarelli è stata assolta dall’abuso d’ufficio perché il fatto non è più previsto dalla norma come reato, mentre l’induzione indebita è caduta per non aver commesso il fatto. Il sostituto procuratore generale aveva chiesto la conferma del verdetto di primo grado. Tra 90 giorni le motivazioni della sentenza. L’inchiesta, condotta dal pm Andrea Vacca, contestava la legittimità delle nomine dei due dirigenti regionali: l’avvocata Silvia Curto e l’ingegner Antonio Pasquale Belloi, la prima alla presidenza e il secondo alla Protezione civile. (ANSA).