Minacciano un attentato in un’aula dell’università dell’Insubria, scoperti dalla polizia e denunciati per procurato allarme due studenti comaschi e uno varesino. “Era uno scherzo”, hanno provato a giustificarsi i giovani, due 19enni e un ventenne.
Il 14 novembre scorso, la polizia di Stato di Varese ha ricevuto dall’ateneo la segnalazione di un messaggio minatorio con intenti terroristici che circolava tra gli studenti dell’Università dell’Insubria. Gli agenti della Digos, informati dal responsabile dell’Ufficio relazioni esterne hanno avviato le indagini.
Su una chat whatsapp creata per gli studenti del primo anno di informatica, era stato postato un messaggio minatorio. Il testo, scritto in arabo, comunicava l’intenzione di uno studente di compiere un attentato terroristico in un’aula dell’ateneo, motivata dall’asserita “indifferenza della comunità universitaria nei confronti del genocidio in corso in Palestina, perpetrato dagli israeliani”.
Gli investigatori della Digos di Varese hanno rintracciare i tre presunti responsabili, un ventenne e un diciannovenne residenti in provincia di Como e un diciannovenne residente nel Varesotto. I poliziotti hanno accertato che l’intento dei ragazzi era di fare uno scherzo, decisamente di pessimo gusto. Per i tre è scattata la denuncia per procurato allarme.