Il centrodestra gioca d’anticipo e punta a riprendersi Como e Milano. Il lavoro è iniziato in vista dei futuri appuntamenti elettorali. L’obiettivo è individuare un candidato sindaco a stretto giro, nomi condivisi da tutta la coalizione, che possano essere forti e possano farsi conoscere dai cittadini. “Nelle ultime occasioni abbiamo ritardato l’individuazione del nome” aveva sottolineato nei giorni scorsi il presidente del Senato ed esponente di Fratelli d’Italia, Ignazio la Russa, riferendosi proprio a Milano.
Ma è Como – con la seconda edizione di Communis, evento organizzato dai meloniani a Villa Gallia con gli esponenti del partito insieme con i colleghi di Lega e Forza Italia – a guardare già al 2027 per proporre – si è detto – “un’alternativa vincente” all’attuale amministrazione guidata da Alessandro Rapinese. Questo il concetto ribadito a chiare lettere, finalizzato non soltanto alla vittoria elettorale ma anche ad un successivo governo stabile e duraturo. “Si deve partire con un percorso condiviso per arrivare tra due anni e mezzo ad avere la certezza di poter vincere le elezioni – ha detto Stefano Molinari, presidente provinciale di Fratelli d’Italia – Per farlo credo che dobbiamo dimenticarci il nome Rapinese perché Rapinese vive sugli attacchi personali ed è bravissimo a controbattere e a esaltare la sua immagine a partire proprio dagli attacchi in tutte le situazioni”.
“Il centrodestra non si improvviserà per governare Como, il confronto è già iniziato” ha voluto sottolineare Laura Santin, segretaria provinciale della Lega. Alle cui parole si è agganciato Sergio Gaddi, consigliere regionale e coordinatore provinciale di Forza Italia senza risparmiare l’autocritica collettiva: “Il centrodestra – ha precisato – ha delle enormi responsabilità nell’elezione dell’attuale sindaco di Como che vuol dire, per essere ancora più espliciti, che ha delle colpe”. Il riferimento è a ciò che nel 2022 non ha funzionato nel lavoro di gruppo. “Il voto disgiunto degli elettori di centrodestra – ha aggiunto Gaddi – ha finito per “sfavorire l’allora candidato della coalizione Giordano Molteni avvantaggiando Rapinese” ha sottolineato.
Troppo presto per parlare di nomi – è stato ribadito – intanto si deve condividere e lavorare insieme come sottolineato anche in chiusura dei lavori dal sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Alessio Butti: “Dobbiamo essere uniti e individuare un candidato forte”.
A poche ore di distanza dall’evento comasco sono arrivate anche le parole del governatore lombardo, Attilio Fontana, che parlando di Milano ha detto: “Sarebbe opportuno che il centrodestra individuasse chi sarà il prossimo candidato, così che gli elettori possano andare a votare coscienti di quale futuro si sta offrendo. Milano e la Lombardia rappresentano una miniera di nomi eccellenti”.