Ricorre oggi, domenica 17 novembre, la sedicesima Giornata mondiale della Prematurità, dedicata ai bimbi che nascono prima della 37esima settimana di gestazione e di cui in Asst Lariana si occupano i medici e gli infermieri della Terapia intensiva neonatale, diretta da Mario Barbarini e classificata come centro di riferimento provinciale.
Oggi il reparto si tingerà di viola, colore identificativo della ricorrenza, grazie all’attività di Pro Tin Odv, associazione genitori bambini pretermine e con gravi patologie alla nascita, un’organizzazione di volontariato no profit che opera al Sant’Anna ed è impegnata attivamente nell’ascolto e nel sostegno delle famiglie dei piccoli nati prematuri e di cui è referente Francesca Ubbizzoni.
Sempre oggi è in programma, dalle 15 alle scuole di San Fermo della Battaglia in via Lancini 6 l’appuntamento “Il mio cuore batte con il tuo – Storie di cura, condivisione e coraggio”, un pomeriggio di testimonianze di genitori che hanno avuto figli nati prematuri.
La Giornata della Prematurità ideata nel 2008 da EFCNI (European Foundation for the Care of Newborn Infants), ha l’obiettivo di richiamare l’attenzione sul tema della prematurità e di sottolineare l’importanza della prevenzione dei fattori di rischio che possono favorire la nascita prima del termine.
In Italia i neonati pretermine rappresentano l’8% delle nascite (dati della Società italiana di Neonatologia). Si tratta di bambini nati prima della 37esima settimana di gestazione che, fin dai primi istanti, hanno bisogno di cure specifiche, talvolta intensive, indispensabili per sopperire alla immaturità degli organi e gli apparati. La percentuale di mortalità nei prematuri di peso inferiore a 1500 grammi è passata in quarant’anni dal 70 al 15%.
Nel reparto di Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale Sant’Anna sono ricoverati neonati prematuri o con gravi patologie, bambini che necessitano di una stretta sorveglianza clinica e di interventi sanitari complessi. L’accesso ai genitori è consentito 24 ore su 24.
“In media ogni anno sono tra 200 e 250 i bimbi che ricoveriamo in reparto all’ospedale Sant’Anna – spiega il primario Mario Barbarini – Sotto il chilo e mezzo in un anno accogliamo tra i 30 e i 40 bimbi. Poi ci sono anche quei neonati che necessitano di ventilazione e che sono circa cento all’anno. Un’offerta che siamo riusciti a confermare anche quest’anno, malgrado il trasloco per i due mesi di lavori volti all’ampliamento del reparto. Seguire tutta la famiglia in fase di ricovero, ma anche dopo la dimissione dalla TIN – aggiunge Barbarini – è fondamentale per monitorare la salute di questi piccoli pazienti, il cui follow-up deve essere esteso almeno fino ai sei anni di vita. Gli esiti clinici a medio e lungo termine e l’efficacia di nuovi approcci terapeutico-assistenziali quale percorso indispensabile di cura”.
La TIN è stata oggetto in questi mesi di lavori di ristrutturazione e ampliamento per un investimento totale di oltre 1 milione e 200mila euro, tra interventi edili e dotazione tecnologica. I lavori hanno permesso di aumentare i posti letto: da 6 a 8 quelli di Terapia Intensiva Neonatale e da 9 a 12 quelli della Terapia sub-intensiva neonatale, l’area dove vengono trasferiti i neonati dopo un ricovero in Terapia intensiva. I lavori sono terminati e, una volta concluse le procedure amministrative, la TIN potrà contare su 20 posti letto complessivi.