Incendio in una cella al Bassone, in gravi condizioni un detenuto, ricoverato in ospedale per le ustioni. Le fiamme sono divampate nella serata di ieri e la notizia è stata data questa mattina dal sindacato della polizia penitenziaria Sinappe.
Secondo le informazioni rese note, il rogo sarebbe stato appiccato volontariamente. “Un grave incendio doloso è divampato all’interno di una camera detentiva, mettendo a dura prova l’esiguo personale di polizia penitenziaria in servizio durante il turno serale – fanno sapere dalla segreteria del sindacato –
Le fiamme hanno rapidamente generato una densa coltre di fumo nero che, in pochi istanti, ha reso impossibile la visibilità nel corridoio della sezione”.
Immediato l’intervento degli agenti della polizia penitenziaria. “Senza esitare e con grande coraggio, gli agenti intervenuti, dotati di dispositivi di protezione e mezzi antincendio, sono riusciti a individuare la camera interessata, portando in salvo i detenuti presenti e affidandoli alle cure del personale sanitario – si legge in un comunicato del Sinappe – Uno dei tre detenuti ha riportato gravi ustioni di secondo e terzo grado diffuse su tutto il corpo ed è ricoverato in condizioni critiche”.
“L’eroismo e la professionalità dimostrata dagli agenti di polizia penitenziaria meritano il nostro plauso e il riconoscimento formale – è il commento del Sinappe – ma questa ennesima emergenza solleva una riflessione urgente: è necessario che l’amministrazione penitenziaria investa concretamente in dispositivi per la salvaguardia della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. È inaccettabile che non si sia ancora provveduto a dotare le sezioni detentive di aspiratori d’aria o di altri strumenti di protezione analoghi”. “Esprimiamo il compiacimento agli agenti intervenuti ribadiamo la necessità di maggiori tutele e risorse per il personale penitenziario, affinché possa operare in condizioni di sicurezza adeguate e con strumenti idonei per gestire episodi di questa gravità”, conclude il sindacato.